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QUADRO B - REDDITI DEI FABBRICATI
Indicazioni Generali
Devono compilare il quadro B “Redditi
dei fabbricati” i contribuenti possessori
di fabbricati situati nel territorio dello Stato
che sono o devono essere iscritti con attribuzione
di rendita nel catasto edilizio urbano, a titolo
di:
-
proprietà;
-
usufrutto (diritto di godere del fabbricato
di proprietà altrui);
-
altro diritto reale, per esempio, se
effettivamente esercitato, il diritto di
abitazione, cioè il diritto di abitare in
una casa limitatamente ai bisogni propri e della
propria famiglia. Spetta al coniuge superstite
ai sensi dell’art.540 del c.c. Il diritto
di abitazione si estende anche alle pertinenze
della casa adibita ad abitazione principale.
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ATTENZIONE |
Il diritto
di abitazione fa sorgere l'obbligo di
dichiarare la rendita del fabbricato solo
se il diritto predetto viene effettivamente
esercitato. Altrimenti l’obbligo
della dichiarazione torna a far carico
sul proprietario. |
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-
assegnatari di alloggi soci di cooperative
edilizie (non a proprietà indivisa) anche se
non ancora titolari di mutuo individuale;
-
assegnatari di alloggi a riscatto o
con patto di futura vendita da parte di Enti
(es. IACP, ex INCIS, ecc.):
-
i possessori di immobili che, secondo
le leggi in vigore, non possono essere considerati
rurali;
-
i soci di società semplici e
di società ad esse equiparate di cui
allart.5 del Tuir che producono reddito
di fabbricati.
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ATTENZIONE |
I locali
per la portineria, l’alloggio del
portiere e per gli altri servizi oggetto
di proprietà condominiale cui è attribuibile
un’autonoma rendita catastale devono
essere dichiarati dal singolo condomino
solo se la quota di reddito a lui spettante
per ciascuna unità immobiliare è complessivamente
superiore a euro 25,82. L’esclusione
non si applica agli immobili concessi
in locazione e ai negozi. |
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Fabbricati non locati
LImu sostituisce lIrpef e le
relative addizionali regionali e comunali dovute
con riferimento ai redditi dei fabbricati non locati,
compresi quelli concessi in comodato duso
gratuito.
Pertanto, nel quadro B devono essere indicati i
dati di tutti gli immobili posseduti ma chi presta
lassistenza fiscale calcolerà il reddito
dei fabbricati tenendo conto esclusivamente degli
immobili concessi in locazione (codici 3, 4, 8,
11, 12, 14 e 16 nella colonna 2 dei righi B1 a B8).
Sono previste alcune eccezioni:
1. immobili per i quali è prevista lesenzione
totale dallImu. In questo caso nella colonna
Casi particolari Imu va indicato il
codice 1.
2. immobili ad uso abitativo non locati situati
nello stesso comune nel quale si trova limmobile
adibito ad abitazione principale, assoggettati
allImu, che concorrono alla formazione della
base imponibile dellIrpef e delle relative
addizionali nella misura del 50 per cento. In questo
caso nella colonna Casi particolari Imu
va indicato il codice 3.
Non devono dichiarare redditi da fabbricati
i contribuenti:
-
possessori di fabbricati a titolo di nuda
proprietà, cioè coloro che hanno concesso
l’immobile in usufrutto o sui quali altri
contribuenti esercitino il diritto di abitazione.
I redditi relativi a questi immobili rientrano
nel reddito complessivo del titolare del diritto
reale di godimento (usufruttuario, coniuge superstite)
e quindi devono essere dichiarati da quest’ultimo;
-
possessori di costruzioni rurali ad uso
abitativo, appartenenti al possessore o
all’affittuario dei terreni cui servono,
effettivamente adibite agli usi agricoli. Le
unità immobiliari che sulla base delle norme
in vigore non hanno i requisiti per essere considerate
rurali devono essere dichiarate utilizzando,
in assenza di quella definitiva, la rendita
presunta. Le unità immobiliari iscrivibili
alle categorie A/1 (abitazioni di tipo signorile)
e A/8 (abitazioni in villa), e quelle aventi
caratteristiche di lusso, vanno dichiarate,
in quanto non sono considerate costruzioni rurali,
e sono quindi produttive di reddito di fabbricati.
Per ulteriori precisazioni sulle costruzioni
rurali si rimanda al paragrafo omonimo;
-
i fabbricati rurali destinati allagriturismo;
-
le costruzioni strumentali alle attività
agricole, comprese quelle destinate alla
protezione delle piante, alla conservazione
dei prodotti agricoli, alla custodia delle macchine,
degli attrezzi e delle scorte occorrenti per
la coltivazione, nonché ai fabbricati destinati
all’agriturismo;
-
le unità immobiliari, anche ad uso diverso
da quello di abitazione, per le quali sono
state rilasciate licenze, concessioni o autorizzazioni
per restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione
edilizia, limitatamente al periodo di validità
del provvedimento, durante il quale l’unità
immobiliare non deve essere comunque utilizzata;
-
possessori di immobili completamente adibiti
a sedi (aperte al pubblico) di musei, biblioteche,
archivi, cineteche ed emeroteche dalla cui
utilizzazione non deriva al possessore alcun
reddito per l’intero anno. Tale improduttività
di reddito deve essere denunciata all’ufficio
dell’Agenzia delle Entrate, ove istituito,
o delle imposte dirette, entro tre mesi dalla
data del suo inizio;
-
possessori di unità immobiliari destinate
esclusivamente all’esercizio del culto
nonché i monasteri di clausura, se non sono
oggetto di locazione, e le loro pertinenze;
-
possessori di fabbricati situati nelle zone
rurali e non utilizzabili come abitazione alla
data del 7 maggio 2004, che vengono ristrutturati
nel rispetto della vigente disciplina edilizia
dall'imprenditore agricolo proprietario e che
acquisiscono i requisiti di abitabilità previsti
dalle vigenti norme, se concessi in locazione
dall’imprenditore agricolo perché considerati
compresi nel reddito dominicale e agrario dei
terreni su cui esistono.
Questa disciplina, valevole ai fini delle imposte
dirette, si applica per il periodo relativo al primo
contratto di locazione che abbia una durata non
inferiore a cinque anni e non superiore a nove anni
(art. 12 del D.Lgs. n. 99 del 29 marzo 2004, in
vigore dal 7 maggio 2004).
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ATTENZIONE |
Dal 2021
il contribuente che affitta con locazioni
brevi più di 4 appartamenti è
obbligati a presentare il modello Redditi
PF. |
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CASELLA Rendita catastale
Indicare la rendita catastale calcolata secondo
le tariffe d'estimo. Deve essere indicato per intero
(al 100%) anche se il fabbricato è posseduto per
una quota inferiore (per esempio per il 50%).
Il reperimento dei valori della rendita catastale
è possibile mediante visura catastale.
Per i fabbricati censiti, il valore della rendita
catastale è desumibile anche dal rogito (atto
notarile) relativo allacquisto.
Per i fabbricati non censiti, si deve indicare la
rendita catastale presunta.
Qualora le rendite dei fabbricati siano state aggiornate,
indicare la nuova rendita.
La notifica della rendita catastale definitiva
ha effetto a partire dal periodo dimposta
in cui è stato comunicato il nuovo valore,
come specificato dalla circ. min. 95 del 12/05/2000.
Di conseguenza la notifica della rendita catastale
definitiva che perviene nel mese di gennaio 2022
ha effetto con riferimento al periodo dimposta
2022, da dichiarare nel mod. 730/2023. Al momento
della presentazione del 730/2022 il contribuente
dovrà indicare ancora la rendita presunta.
Quando il fabbricato non risulta censito e, nonostante
lavvenuta presentazione della prescritta denuncia,
non è ancora stata attribuita la rendita,
il contribuente dovrà indicare la rendita
presunta; se le rendite dei fabbricati sono state
aggiornate, va indicata la nuova rendita.
Può capitare che la stessa unità abitativa
figuri in catasto composta da due diverse partite
catastali (ad es. quando si è proceduto allunificazione
di due appartamenti). In questo caso è opportuno
richiedere allUfficio del Catasto la correzione
di questa situazione mediante lunione delle
due partite in una unica e, in sede di dichiarazione
dei redditi, operare come se tale unificazione fosse
già avvenuta, indicando la rendita presunta.
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ATTENZIONE |
Se le
rendite dei fabbricati sono state aggiornate,
indicare la nuova rendita. |
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Il dato può essere reperito anche da dichiarazioni
dei redditi di anni precedenti.
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ATTENZIONE |
La rendita
deve essere esposta al netto della rivalutazione
del 5% che verrà calcolata dal soggetto
che presta assistenza fiscale (CAF, professionista
abilitato, datore di lavoro o ente pensionistico).
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ATTENZIONE |
Il contribuente
deve indicare sempre nel quadro B il valore
della rendita catastale dellabitazione
principale e delle sue pertinenze. |
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CASELLA Utilizzo
Per ciascun fabbricato occorre indicare uno dei
seguenti codici, a seconda dellutilizzo:
1 - unità immobiliare
utilizzata come abitazione principale;
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ATTENZIONE |
Per
abitazione principale si intende quella
nella quale il contribuente, che la possiede
a titolo di proprietà o altro diritto
reale, o i suoi familiari (coniuge, parenti
entro il terzo grado e affini entro il
secondo grado) dimorano abitualmente.
Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo
dedicato. |
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ATTENZIONE |
Lindicazione
di più fabbricati con codice di
utilizzo 1 è ammessa
a condizione che la somma del numero dei
giorni di possesso non superi 365. Ciò
può avvenire qualora il contribuente
cambi la propria dimora abituale (abitazione
principale) nel corso dellanno.
Se non viene rispettata la suddetta condizione,
la presenza di più abitazioni principali
non consente di liquidare le imposte. |
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ATTENZIONE |
Se
lunità immobiliare in parte
è utilizzata come abitazione e
in parte è concessa in locazione,
nella colonna 2 Utilizzo va
indicato il codice 11 o 12. |
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2 - unità immobiliare
tenuta a disposizione (U.I.D.).
3 - unità immobiliare
locata in regime di libero mercato, anche per periodi
non superiori a 30 giorni o patti in deroga
oppure concessa in locazione a canone concordato
in mancanza dei requisiti descritti nelle istruzioni
relative al codice 8. Nel caso di opzione per il
regime della cedolare secca va barrata la casella
di colonna 11 Opzione cedolare secca.
Chi presta lassistenza fiscale calcolerà
sul reddito imponibile limposta sostitutiva
del 21%.
4 - unità immobiliare
locata in regime legale di determinazione del canone
(equo canone).
5 - unità immobiliare
costituente pertinenza dellabitazione principale
(box, cantina, ecc.) se iscritta in catasto con
autonoma rendita. Sono considerate pertinenze le
unità immobiliari classificate o classificabili
in categorie diverse da quelle ad uso abitativo,
destinate ed effettivamente utilizzate in modo durevole
al servizio dellabitazione principale (anche
se non appartengono allo stesso fabbricato).
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ATTENZIONE |
Mentre
è possibile indicare un solo immobile
con il codice 1, si possono invece indicare
più rendite catastali con il codice
5; nel caso si possieda, ad esempio, sia
un box che una cantina di pertinenza,
è possibile usufruire per entrambe
della deduzione per abitazione principale.
E però fondamentale ricordare
che non può essere indicato un
fabbricato con codice 5 se non è
presente un fabbricato con il codice 1. |
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ATTENZIONE |
Se la
pertinenza è assoggettata ad Imu
nella colonna 12 Casi particolari
Imu va indicato il codice 2. |
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8 - Nelle seguenti casistiche:
unità immobiliare sita in uno dei
comuni ad alta intensità abitativa e concessa
in locazione a canone concordato
(legge n.431/98 art.2, comma 3, art.5, comma
2 e art.8) sulla base di appositi accordi definiti
in sede locale fra le organizzazioni della proprietà
edilizia e le organizzazioni degli inquilini più
rappresentative a livello nazionale;
immobile dato in locazione a canone concordato
con opzione per il regime di cedolare secca, situato
in uno dei comuni per i quali è stato deliberato
negli ultimi cinque anni precedenti la data di entrata
in vigore (28 marzo 2014) della legge di conversione
del decreto, lo stato di emergenza a seguito
del verificarsi di eventi calamitosi. In questo
caso va barrata la casella di colonna 13 stato
di emergenza.
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ATTENZIONE |
In questultimo
caso il codice 8 può essere indicato
solo se si è optato per la cedolare
secca. |
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ATTENZIONE |
Nel caso
di applicazione della tassazione ordinaria
la riduzione del 30% verrà calcolata
dal soggetto che presta lassistenza
fiscale.
Nel caso di opzione per il regime della
cedolare secca va barrata la casella di
colonna 11 Cedolare secca
e chi presta lassistenza fiscale
calcolerà sul reddito imponibile
limposta sostitutiva del 10%. |
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9 - unità immobiliare
che non rientra nei casi da 1 a 17. Per esempio:
- unità immobiliare priva di allacciamento
alle reti di energia elettrica, acqua, gas e di
fatto non utilizzata, a condizione che tali circostanze
risultino da apposita dichiarazione sostitutiva
di atto notorio (la cui sottoscrizione può
non essere autenticata se accompagnata da copia
fotostatica del documento didentità
del sottoscrittore) da esibire o trasmettere a richiesta
degli uffici;
- pertinenza di immobile tenuto a disposizione;
- immobile tenuto a disposizione in Italia da contribuenti
che dimorano temporaneamente allestero o già
utilizzato come abitazione principale (o sua pertinenza)
nonostante il trasferimento temporaneo in altro
comune;
- unità immobiliare di proprietà condominiale
(locali per la portineria, alloggio del portiere,
autorimesse collettive, ecc) dichiarato dal singolo
condomino, quando la quota di reddito spettante
è superiore alla soglia di € 25,82;
- abitazione o pertinenza data in uso gratuito a
un terzo e da questo locata con contratti inferiori
a 30 giorni (locazioni brevi).
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ATTENZIONE |
Quando
limmobile di proprietà condominiale
è locato, deve essere indicata
la rendita totale, lutilizzo 3,
4 o 8 a seconda del tipo di contratto
di locazione, il canone dellintero
condominio e come percentuale di possesso
i millesimi di proprietà. |
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10 - unità immobiliare
utilizzata come abitazione principale o sua pertinenza
in modo gratuito da un proprio familiare a condizione
che vi dimori abitualmente e ciò risulti
dalliscrizione anagrafica, oppure unità
in comproprietà utilizzate interamente come
abitazione principale di uno o più comproprietari
diversi dal dichiarante.
11 - immobile in parte
utilizzato come abitazione principale e in parte
concesso in locazione in regime di libero mercato
anche per periodi non superiori a 30 giorni o patti
in deroga. Nel caso di opzione per il regime
della cedolare secca va barrata la casella di colonna
11 Cedolare secca e chi presta lassistenza
fiscale calcolerà sul reddito imponibile
limposta sostitutiva del 21%.
12 - immobile in parte
utilizzato come abitazione principale e in parte
concesso in locazione nelle seguenti casistiche:
unità immobiliare sita in uno dei
comuni ad alta intensità abitativa e concessa
in locazione a canone concordato
(legge n.431/98 art.2, comma 3, art.5, comma 2 e
art.8) sulla base di appositi accordi definiti
in sede locale fra le organizzazioni della proprietà
edilizia e le organizzazioni degli inquilini più
rappresentative a livello nazionale;
immobile, dato in locazione a canone concordato,
situato in uno dei comuni per i quali è stato
deliberato negli ultimi cinque anni precedenti la
data di entrata in vigore (28 maggio 2014) della
legge di conversione del decreto, lo stato di emergenza
a seguito del verificarsi di eventi calamitosi.
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ATTENZIONE |
In questultimo
caso il codice 12 può essere indicato
solo se si è optato per la cedolare
secca. |
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ATTENZIONE |
Nel caso
di applicazione della tassazione ordinaria
la riduzione del 30% verrà calcolata
dal soggetto che presta lassistenza
fiscale.
Nel caso di opzione per il regime della
cedolare secca va barrata la casella di
colonna 11 Opzione cedolare secca
e chi presta lassistenza fiscale
calcolerà sul reddito imponibile
limposta sostitutiva del 10%. |
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14 - unità immobiliare
situata nella regione Abruzzo e concessa in locazione
a soggetti residenti o stabilmente dimoranti nei
territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 le
cui abitazioni principali sono state distrutte o
dichiarate inagibili, secondo quanto previsto dallart.5
dellordinanza ministeriale n.3813 del 29 settembre
2009. Nel caso di applicazione della tassazione
ordinaria chi presta lassistenza fiscale calcolerà
la riduzione del 30% del reddito. Nel caso di opzione
per il regime della cedolare secca va barrata la
casella di colonna 11 Cedolare secca
e va compilata la sezione II del quadro B. Chi presta
lassistenza fiscale calcolerà sul reddito
imponibile limposta sostitutiva del 21%.
15 - unità immobiliare
situata nella regione Abruzzo e concessa in comodato
a soggetti residenti o stabilmente dimoranti nei
territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 le
cui abitazioni principali sono state distrutte o
dichiarate inagibili, secondo quanto previsto dallart.5
dellordinanza ministeriale n.3813 del 29 settembre
2009).
16 -reddito dei fabbricati
attribuito da società semplice imponibile
ai fini Irpef (fabbricati locati o con esenzione
Imu). Il reddito va riportato nella colonna 1, senza
indicare giorni e percentuale di possesso.
17 -reddito dei fabbricati
attribuito da società semplice non imponibile
ai fini Irpef (fabbricati non locati senza esenzione
Imu). Il reddito va riportato nella colonna 1, senza
indicare giorni e percentuale di possesso.
Unità immobiliari adibite ad abitazione
principale
Per abitazione principale va inteso il luogo in
cui la persona risiede abitualmente (normalmente
l’abitazione principale corrisponde a quella
utilizzata nel Comune di iscrizione anagrafica).
Tuttavia, il Ministero ha opportunamente precisato,
con la circolare ministeriale del 30 Aprile 1980,
protocollo 7/1355, che la dimora abituale, intesa
in ambito fiscale come abitazione principale per
i vantaggi che ne derivano non deve necessariamente
coincidere con la residenza anagrafica.
Il significato di abitazione principale risulta
quindi legato, più che a vincoli di natura formale,
a significative situazioni di fatto che si verificano
in relazione al fabbricato.
Viene considerata abitazione principale:
-
sia quella adibita a dimora abituale del proprietario
(o del titolare del diritto reale di godimento);
-
sia quella adibita ad abitazione (solo) dei
suoi familiari ivi residenti (per tali si intendono
il coniuge, i parenti entro il terzo grado e
gli affini entro il secondo grado).
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ATTENZIONE |
E’
considerata adibita ad abitazione principale
l’unità immobiliare posseduta a
titolo di proprietà o usufrutto da coloro
che trasferiscono la propria dimora abituale
a seguito di ricovero permanente in istituti
di ricovero o sanitari, a condizione che
la stessa non risulti locata. |
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ATTENZIONE |
LImu
per labitazione principale e le
relative pertinenze (classificate nelle
categorie catastali C/2, C/6, C/7, nella
misura massima di ununità
pertinenziale per ciascuna delle categorie
catastali), non è dovuta pertanto
il relativo reddito concorre alla formazione
del reddito complessivo ai fini Irpef.
Tuttavia è prevista una deduzione
dal reddito complessivo fino allammontare
della rendita catastale dellunità
immobiliare stessa e delle relative pertinenze,
che viene calcolata da chi presta assistenza
fiscale. |
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ATTENZIONE |
Le abitazioni
principali classificate nelle categorie
catastali A/1, A/8 e A/9, sono comunque
assoggettate ad IMU e di conseguenza per
le stesse non sono dovute Irpef e addizionali.
In questo caso nella colonna 12 Casi
particolari Imu va indicato il codice
2 e poiché il reddito dellabitazione
principale non concorre al reddito complessivo,
non spetta la relativa deduzione. |
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Pertinenze dell’abitazione principale
Sono considerate pertinenze dell’abitazione
principale, da indicare con codice di utilizzo “5”,
le unità classificate o classificabili nelle seguenti
categorie catastali:
C/2 cantine e soffitte;
C/6 rimesse ed autorimesse;
C/7 tettoie, posti auto.
Esse devono essere destinate ed effettivamente
utilizzate in modo durevole a servizio dell’abitazione
principale (anche se non appartengono allo stesso
fabbricato).
Unità immobiliari tenute a disposizione
(U.I.D.)
Sono le unità immobiliari adibite ad abitazione
e possedute in aggiunta a quella utilizzata come
abitazione principale.
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ATTENZIONE |
Il reddito
degli immobili ad uso abitativo non locati
(codici 2, 9,
10, 15) situati
nello stesso comune nel quale si trova
limmobile adibito ad abitazione
principale, assoggettati allImu,
concorre alla formazione della base imponibile
dellIrpef e delle relative addizionali
nella misura del 50 per cento. In questo
caso nella colonna 12 Casi particolari
Imu va indicato il codice 3. |
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Definizione
Le unità immobiliari tenute a disposizione
sono quelle ad uso di abitazione possedute in aggiunta
a quella adibita ad abitazione principale o allesercizio
di arti e professioni o imprese commerciali, utilizzate
direttamente dal possessore o da suoi familiari
(coniuge, parenti entro il terzo grado ed affini
entro il secondo grado) come residenza secondaria
(dimora anche non abituale di lavoro, di villeggiatura,
ecc.) o comunque tenute a propria disposizione.
Sono considerate “Unità immobiliari tenute
a disposizione”:
-
il fabbricato tenuto a disposizione dal contribuente
quando l’unità immobiliare nella quale
è situata la sua dimora abituale non sia di
proprietà ma sia detenuta in locazione, escluso
il caso in cui, il fabbricato stesso sia utilizzato
come abitazione principale da un familiare del
proprietario;
-
l’unità destinata ad abitazione secondaria
posseduta in comproprietà o acquistata in multiproprietà;
-
l’unità immobiliare destinata alla locazione
ma rimasta sfitta.
Non sono da considerare “Unità immobiliari
tenute a disposizione:
-
una delle unità tenute a disposizione in Italia
da contribuenti residenti all’estero;
-
le unità immobiliari già utilizzate come abitazione
principale da contribuenti trasferiti temporaneamente
per ragioni di lavoro in altro Comune;
-
le unità in comproprietà utilizzate integralmente
come residenza principale da uno o più comproprietari,
limitatamente a quelli che la utilizzano;
-
le unità immobiliari prive di allacciamento
alle reti dell’energia elettrica, acqua,
gas, e di fatto non utilizzate a condizione
che tali circostanze risultino da apposita dichiarazione
sostitutiva di atto notorio (la cui sottoscrizione
può non essere autenticata se accompagnata da
copia fotostatica del documento di identità
del sottoscrittore) da esibire o trasmettere
a richiesta degli uffici.
In queste ipotesi, a colonna 2 non deve essere
inserito il codice "2" ma, a seconda dei
casi, uno degli altri codici di utilizzo.
CASELLA Giorni di possesso
Indicare il periodo di possesso espresso in giorni
(365 per l'intero anno, anche se bisestile) durante
il quale il fabbricato è stato posseduto dal dichiarante
nell’anno a cui si riferisce la dichiarazione
(2021).
Il reddito dei fabbricati di nuova costruzione
va dichiarato a partire dalla data in cui il fabbricato
è diventato idoneo all’uso cui è destinato
o è stato comunque utilizzato dal possessore.
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ESEMPIO |
Se il
fabbricato è stato ceduto dal dichiarante
il 20 febbraio 2021, bisogna indicare
“51” (31 giorni di gennaio
sommati a 20 giorni di febbraio). |
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Se limmobile è stato parzialmente
locato, i giorni in cui si è verificata la
contemporanea locazione di porzioni dellimmobile
vanno contati una sola volta.
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ESEMPIO |
Sono
stipulati più contratti di locazioni
brevi di porzioni di unità abitative:
porzione A, contratto di durata 1°
agosto 16 agosto 2021
porzione B, contratto di durata 10 agosto
20 agosto 2021
Il totale dei giorni da indicare nella
colonna 3 è 20. |
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Se il periodo di locazione è a cavallo di
due anni (ad esempio dal 24 dicembre 2021 al 7 gennaio
2022), riportare solo i giorni del periodo di locazione
relativo al 2021.
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ESEMPIO |
Il 30
ottobre 2021 è stipulato un contratto
di locazione breve con periodo di soggiorno
dal 24 dicembre 2021 al 7 gennaio 2022.
Nella colonna 2 va indicato il numero
8 corrispondente al numero di giorni che
va dal 24 al 31 dicembre 2021. |
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CASELLA Percentuale di possesso
Indicare la quota di possesso espressa in percentuale
(100% se il fabbricato è posseduto per intero),
al fine di individuare l’entità di reddito
attribuibile al dichiarante in ragione della parte
dell’immobile posseduta.
CASELLA Codice canone
Si compila se tutto o parte dellimmobile
è dato in locazione.
Indicare uno dei seguenti codici corrispondenti
alla percentuale del canone che viene riportata
nella colonna 6 canone di locazione:
1. 95% del canone nel caso di applicazione
della tassazione ordinaria;
2. 75% del canone nel caso di applicazione
della tassazione ordinaria, se il fabbricato
è situato nella città di Venezia
centro e nelle isole di Giudecca, Murano e Burano;
3. 100% del canone nel caso di opzione
per il regime della cedolare secca;
4. 65% del canone nel caso di applicazione
della tassazione ordinaria, se limmobile è
riconosciuto di interesse storico o artistico,
in base al decreto legislativo 22 gennaio 2004 n.42.
CASELLA Canone di locazione
Riportare:
-
il 95% del canone annuo che
risulta dal contratto di locazione se nella
colonna 5 (Codice canone) è stato indicato
il codice 1,
-
il 75% del canone se nella colonna
5 è stato indicato il codice 2,
-
il 100% del canone se nella colonna
5 è stato indicato il codice 3,
-
il 65% del canone se nella colonna
5 è stato indicato il codice 4.
Lammontare del canone è quello risultante
dal contratto di locazione (aumentato delleventuale
rivalutazione automatica sulla base dellindice
Istat e della maggiorazione spettante in caso di
sublocazione ed escluse le spese di condominio,
luce, acqua, gas, portiere, ascensore, riscaldamento
e simili, se sono comprese nel canone) ed è
relativo al periodo di possesso indicato nella rispettiva
casella.
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ATTENZIONE |
Il valore
deve essere riferito al periodo indicato
ed all’intero immobile indipendentemente
dalla quota di possesso. |
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ESEMPIO |
In presenza
di un canone annuo di € 1.033 percepito
in relazione ad un immobile locato per
6 mesi, deve essere indicato l’importo
(dedotto il 5%) di euro 439, riferito
al semestre di locazione e all’intero
immobile, anche se la percentuale di possesso
indicata a colonna 4 fosse diversa dal
100%. |
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ATTENZIONE |
Nel caso
in cui l’immobile sia posseduto
da più proprietari ma sia dato in locazione
soltanto da uno di essi per la propria
parte (es. immobile posseduto da tre comproprietari
locato a uno di essi dagli altri due)
va indicata soltanto la quota del canone
annua di locazione spettante al contribuente
e nella colonna 7“Casi particolari”
deve essere indicato il codice “5”. |
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ATTENZIONE |
Se il
contratto di affitto si riferisce oltre
che allabitazione anche a sue pertinenze
(box, cantina, ecc.), iscritte in catasto
con rendita autonoma, si deve indicare
nella colonna 5 per ciascuna unità
immobiliare la quota di canone ad essa
relativa.
Se nel contratto di locazione non è
specificata la parte di canone riferibile
alle pertinenze, il contribuente deve
determinare tale valore ripartendo il
canone totale in misura proporzionale
alla rendita catastale di ciascuna unità
immobiliare.
La formula da applicare è la seguente:
Quota proporzionale del canone relativa
alla pertinenza = canone totale x rendita
pertinenza/totale rendite.
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ESEMPIO |
Se il
canone annuo di locazione percepito per
l’abitazione e il box di pertinenza
è pari a € 9.296, sapendo che le
rendite dell’abitazione e del box
sono rispettivamente di € 516 e
€ 103, la quota del canone da imputare
alla pertinenza è così determinato:
Quota proporzionale del canone relativa
alla pertinenza =
(9.296 x 103) / 619 = 1.547
Per differenza si determina la quota del
canone relativa all’abitazione
(9.296 – 1.547 = € 7.749).
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ATTENZIONE |
I canoni
di locazione derivanti dallaffitto
di immobili situati allestero costituiscono
redditi diversi e devono essere dichiarati
nel rigo D4. |
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LOCAZIONE A "CANONE CONVENZIONALE"
La legge 9/12/1998, n.431, art.2 comma 3 e art.5
comma 2, prevede la possibilità di scelta
tra due distinte modalità contrattuali:
1. il contratto a libero mercato, che consente
alle parti di definire autonomamente l'entità
del canone e altri aspetti contrattuali;
2. il contratto concordato, stipulato sulla base
di appositi accordi definiti in sede locale fra
le organizzazioni della proprietà edilizia
e le organizzazioni degli inquilini maggiormente
rappresentative a livello nazionale che hanno per
oggetto unità abitative situate nei comuni
di cui all'art.1 del D.L. 30 dicembre 1988, n.551
convertito con modificazioni dalla legge 21 febbraio
1989, n.61 e successive modificazioni.
Il ricorso a questo secondo tipo di contratto consente
al locatore di usufruire di agevolazioni fiscali
ai fini delle imposte dirette, ai fini dell'imposta
di registro e ai fini IMU.
Per poter usufruire di tali agevolazioni è
necessario che il contratto concordato abbia per
oggetto immobili urbani adibiti ad uso abitativo
e situati nei comuni definiti ad alta densità
abitativa.
I comuni considerati ad alta densità abitativa
sono immobili situati a:
¢ Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova,
Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia
e i comuni ad essi confinanti;
¢ tutti gli altri capoluoghi di provincia;
¢ nei comuni, considerati ad alta tensione
abitativa, individuati nella delibera CIPE 30 maggio
1985, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.143
del 19 Giugno 1985, non compresi nei punti precedenti;
¢ nei comuni di cui alla delibera CIPE 8 aprile
1987 n.152, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
n.93 del 22 Aprile 1987, non compresi nei punti
precedenti; nei comuni di cui alla delibera CIPE
13 novembre 2003, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
n.40 del 18 febbraio 2004, non compresi nei punti
precedenti;
¢ nei comuni terremotati della Campania e della
Basilicata.
Il CIPE provvede ogni 24 mesi all'aggiornamento
dell'elenco dei comuni ad alta densità abitativa.
Se in seguito all'aggiornamento teorico operato
dal CIPE, il comune ove è sito l'immobile
non rientra più nell'elenco di quelli ad
alta tensione abitativa, il locatore non è
più ammesso a fruire dell'agevolazione fiscale
sin dall'inizio del periodo d'imposta in cui interviene
la delibera del CIPE.
L'agevolazione fiscale più consistente introdotta
dall'art.8 della legge 9/12/1998, n.431 riguarda
l'IRPEF. In particolare, è prevista
una deduzione forfetaria pari al 30% da applicare
al reddito determinato ai sensi dell'art.37 del
T.U.I.R.
Per determinare il reddito dell'immobile locato
a regime di canone concordato è necessario
confrontare la rendita catastale già rivalutata
del 5% e il canone di locazione ridotto della deduzione
forfetaria del 5 o del 25%. Se la rendita catastale
risulta maggiore rispetto al canone di locazione,
questo importo, ridotto ulteriormente del 30%,
corrisponde al reddito del fabbricato in questione;
se invece il canone di locazione è maggiore
della rendita catastale rivalutata, questo importo,
sempre ridotto del 30%, viene considerato
il reddito imponibile dell'immobile.
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ESEMPIO |
Canone di locazione
annuo di un appartamento sito a Milano con contratto
concordato: € 6.197.
Rendita catastale (già rivalutata del
5%): € 1.291.
Reddito imponibile determinato ai sensi dell'art.37
del Tuir: € 6.197 95% = € 5.8877.
Reddito imponibile determinato applicando l'ulteriore
agevolazione prevista: € 5.887 - 30% =
€ 4.111.
Essendo l'importo del canone di locazione (dedotto
del 5%) superiore rispetto alla rendita catastale,
tale importo, ulteriormente dedotto del 30%,
può essere considerato il reddito imponibile
del fabbricato. |
Non potranno godere delle agevolazioni previste
per questi tipi di contratti gli alloggi di edilizia
residenziale pubblica e gli alloggi locati esclusivamente
per finalità turistiche.
Locazioni per finalità abitative e immobili
classificati nella categoria catastale C1 -cedolare
secca
Per le abitazioni e gli immobili classificati nella
categoria catastale c/1 (di superficie fino a 300
metri quadrati, escluse le pertinenze e le relative
pertinenze locate congiuntamente) concessi in locazione
è possibile scegliere il regime di tassazione
definito "cedolare secca" sugli affitti
(art.3 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n.23)
che prevede l'applicazione di un'imposta che sostituisce,
oltre che l'irpef e le addizionali regionale e comunale,
anche le imposte di registro e di bollo relative
al contratto di locazione. L'opzione per l'applicazione
della cedolare secca comporta che i canoni tassati
con l'imposta sostitutiva siano esclusi dal reddito
complessivo e, di conseguenza, non rilevino ai fini
della progressività delle aliquote IRPEF.
L'opzione per tale regime spetta esclusivamente
al locatore titolare del diritto di proprietà
o di altro diritto reale di godimento sull'immobile,
per contratti di locazione aventi ad oggetto immobili
ad uso abitativo e relative pertinenze locati
per finalità abitative.
Il regime della cedolare secca è stato esteso
ai contratti di locazione stipulati nell'anno 2019,
aventi per oggetto unità immobiliari classificate
nella categoria catastale C/1 e le relative pertinenze
locate congiuntamente. Per fruire della cedolare
secca le unità immobiliari devono avere una
superficie fino a 600 metri quadri. Nel computo
dei metri quadri non si tiene conto della superficie
delle pertinenze.
Il regime sostitutivo agevolato non è applicabile
ai contratti stipulati nel 2019, qualora alla data
del 15 ottobre 2018 risulti in corso un contratto
non scaduto, tra i medesimi soggetti e per lo stesso
immobile. Tuttavia, qualora tale contratto sia giunto
nel corso del 2021 alla sua scadenza naturale, è
possibile stipulare il nuovo contratto optando per
il regime agevolato della cedolare.
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ATTENZIONE |
Per i contratti
stipulati o prorogati nel 2019 che rispettavano
gli altri requisiti previsti dalla norma, lopzione
per la cedolare secca può essere effettuata
anche negli anni successivi. |
L'opzione per la cedolare secca può essere
esercitata anche per le unità immobiliari
abitative locate nei confronti delle cooperative
edilizie per la locazione o enti senza scopo di
lucro, purché sublocate a studenti universitari
e date a disposizione dei comuni con rinuncia all'aggiornamento
del canone di locazione o assegnazione.
Si ricorda che lesercizio dellopzione
per il regime della cedolare secca per un contratto
di locazione relativo a una porzione dellunità
abitativa vincola allesercizio dellopzione
per il medesimo regime anche per il reddito derivante
dalla contemporanea locazione di altre porzioni
della stessa.
Il locatore deve comunicare preventivamente al
conduttore, tramite lettera raccomandata, la scelta
per il regime alternativo di tassazione e la conseguente
rinuncia, per il corrispondente periodo di durata
dell'opzione, ad esercitare la facoltà di
chiedere l'aggiornamento del canone a qualsiasi
titolo.
La base imponibile della cedolare secca
è costituita dal canone di locazione annuo
stabilito dalle parti, al quale si applica un'aliquota
del 21% per i contratti disciplinati dal codice
civile o a canone libero.
Dal 2014, per le sole locazioni di immobili adibiti
a uso abitativo e relative pertinenze, è
prevista anche un'aliquota agevolata del 10%
per i contratti di locazione a canone concordato
(o concertato) sulla base di appositi accordi tra
le organizzazioni della proprietà edilizia
e degli inquilini (art.2, comma 3, art.5, comma
2 e art.8 della legge n.431 del 1998) relativi ad
abitazioni siti site nei comuni con carenze di disponibilità
abitative individuati dall'art.1, comma 1, lettere
A e B del decreto legge 30 dicembre 1988, n.551
(Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano,
Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia, nonché
i comuni confinanti con gli stessi e glia altri
comuni capoluogo di provincia) e negli altri comuni
ad alta densità abitativa individuati dal
CIPE con apposite delibere (codice 8 nella colonna
"Utilizzo" della sezione 1 del quadro
B).
Per fruire dell'aliquota agevolata del 10% per i
contratti di locazione a canone concordato "non
assistiti" occorre acquisire l'attestazione
rilasciata dalle organizzazioni firmatarie dell'accordo,
con la quale viene confermata la rispondenza del
contenuto economico e normativo del contratto di
locazione all'Accordo Territoriale.
Laliquota ridotta della cedolare secca si
applica anche ai contratti transitori da 1 a 18
mesi (art. 5 comma 1della legge 431 del 1998), a
condizione che si tratti di un contratto di locazione
a canone concordato relativo ad abitazioni ubicate
nei comuni con carenze di disponibilità abitative
o in quelli ad alta tensione abitativa.
 |
ATTENZIONE |
A partire
dal 2012 l'opzione per il regime della
cedolare secca si deve esprimere necessariamente
in sede di registrazione del contratto. |
|
Per il 2011 invece la scelta si poteva esprimere
in sede di registrazione del contratto o nella dichiarazione
dei redditi, secondo le seguenti modalità:
A. Opzione in sede di registrazione del contratto
L'opzione per il regime della cedolare secca si
esprime in sede di registrazione del contratto (utilizzando
il modello Siria o il modello 69) per i contratti
registrati a partire dalla data del 7 aprile 2011
(per i contratti prorogati per i quali il termine
per il relativo pagamento non era ancora decorso
alla data del 7 aprile 2011, l'opzione doveva essere
espressa presentando il modello 69).
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ATTENZIONE |
L'opzione
esercitata in sede di registrazione ha
validità per l'intera durata del
contratto, a meno che non venga revocata
dal locatore. |
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B. Opzione in sede di dichiarazione
L'opzione va espressa nella dichiarazione dei redditi
per i contratti in corso nel 2011, scaduti oppure
oggetto di risoluzione volontaria alla data del
7 aprile 2011, nonché per i contratti in
corso alla stessa data del 7 aprile 2011, per i
quali era già stata eseguita la registrazione
e per i contratti prorogati per i quali era già
stato effettuato il relativo pagamento.
L'opzione viene espressa in dichiarazione anche
per i contratti di locazione per i quali non sussiste
l'obbligo di registrazione (contratti di durata
non superiore a 30 giorni complessivi all'anno),
salvo che il contribuente provveda alla registrazione
volontaria o in caso d'uso del contratto in data
antecedente alla presentazione della dichiarazione
dei redditi. In tal caso deve essere esercitata
in sede di registrazione del contratto.
Si ricorda che il reddito fondiario assoggettato
alla cedolare secca deve essere aggiunto al reddito
complessivo del locatore per determinare la condizione
di familiare fiscalmente a carico, per calcolare
le detrazioni per carichi di famiglia, le altre
detrazioni d'imposta previste dall'art.13 del TUIR,
le detrazioni per canoni di locazione e, in generale,
per stabilire la spettanza o la misura di benefici,
fiscali e non, collegati al possesso dei requisiti
reddituali.
Se nella dichiarazione dei redditi il canone derivante
dalla locazione di immobili a uso abitativo non
è indicato o è indicato in misura
inferiore a quella effettiva, si applicano in misura
raddoppiata le sanzioni amministrative previste
dall'articolo 1, commi 1 e 2, del decreto legislativo
18 dicembre 1997, n.471.
LOCAZIONI BREVI
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ATTENZIONE |
Dallanno
dimposta 2021 chi possiede più
di 4 fabbricati che affitta con locazioni
brevi non può presentare il 730
ma è obbligato a presentare il
modello Redditi PF, perché lattività
di locazione, in questo caso, viene considerata
imprenditoriale. |
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Per i contratti di locazione di immobili a uso
abitativo di durata non superiore a 30 giorni è
possibile applicare la cedolare secca in sede di
dichiarazione.
Il contratto può essere gestito direttamente
tra locatore e conduttore, o tramite un soggetto
che esercita attività di intermediazione
immobiliare, o che gestisce un portale telematico.
Gli intermediari sono obbligati a:
- comunicare all'Agenzia delle Entrate i dati dei
contratti di locazione breve stipulati a partire
dal 1° giugno 2017 per il loro tramite;
- trattenere una somma pari al 21% del canone se
intervengono anche nel pagamento o incassano i corrispettivi.
 |
ATTENZIONE |
Gli intermediari
devono inoltre certificare al locatore
l'ammontare delle ritenute operate attraverso
il modello CU - Locazioni Brevi. |
|
Non sono compresi nella norma i "bed and breakfast",
contratti con i quali il locatore fornisce prestazioni
aggiuntive (per esempio, il servizio di colazione,
di auto a noleggio, guide turistiche o interpreti).
 |
ATTENZIONE |
La locazione
deve riguardare unità immobiliari
appartenenti alle categorie catastali
da A1 a A11 (esclusa A10 - uffici o studi
privati) e le relative pertinenze (box,
posti auto, cantine, soffitte, eccetera).
Sono sempre esclusi, gli immobili iscritti
in una categoria catastale diversa. |
|
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ATTENZIONE |
In caso
di più contratti stipulati nell'anno
tra le stesse persone, il termine di 30
giorni deve essere considerato in relazione
a ogni singolo contratto. |
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Nel caso di più importi per locazioni brevi
certificati nella CU locazione brevi
è possibile aggregare i dati con riferimento
a ciascun immobile sommando gli importi presenti
nelle CU. In alternativa è comunque possibile
esporre i dati nel quadro B analiticamente per singolo
contratto.
Se il canone è riferito ad un contratto
di locazione breve per cui si è optato per
la cedolare secca, lammontare da dichiarare
è pari al 100% del corrispettivo lordo e
la somma non va diminuita dalle spese sostenute
dal locatore e da quelle addebitate a titolo forfettario
al locatario per prestazioni accessorie. Si possono
escludere le spese per servizi accessori solo se
sono sostenute direttamente dal conduttore o sono
a questi riaddebitate dal locatore sulla base dei
consumi effettivi.
Il reddito fondiario va dichiarato nellanno
in cui è avvenuta la locazione breve, anche
se il pagamento viene ricevuto in un anno diverso.
Se la locazione è stata effettuata nel corso
del 2021 va riportato in dichiarazione anche se
il corrispettivo è stato percepito nel corso
del 2020 ed è indicato nella Certificazione
Unica Locazioni brevi 2021. Se, invece, il
corrispettivo è stato percepito nel 2021
ma il periodo di locazione avviene nel corso del
2022, la tassazione va rinviata allanno in
cui la locazione è effettivamente effettuata.
IMMOBILI DATI IN COMODATO E LOCATI CON LOCAZIONI
BREVI
Il proprietario deve indicare nel quadro B le rendite
degli immobili concessi in comodato, utilizzando
il codice 9.
Il comodatario dovrà dichiarare il reddito
relativo alle locazioni nel quadro D (rigo D4 codice
10) in quanto reddito diverso.
Anche per il comodatario vale la norma, per cui
dallanno dimposta 2021 se vengono locati
più di 4 appartamenti, le locazioni brevi
vanno dichiarate solo nel modello REDDITI PF.
Canoni non percepiti
I canoni derivanti da contratti di locazione
di immobili ad uso abitativo non percepiti non devono
essere dichiarati se entro il termine di presentazione
della dichiarazione dei redditi si è concluso
il procedimento giurisdizionale di convalida di
sfratto per morosità del conduttore.
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ATTENZIONE |
Per i
contratti stipulati a decorrere dal 1°
gennaio 2021, i canoni non percepiti,
non concorrono a formare il reddito, purché
la mancata percezione sia comprovata dall'intimazione
di sfratto per morosità o dall'ingiunzione
di pagamento effettuata entro il termine
di presentazione della dichiarazione dei
redditi. |
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Nel caso in cui il canone di locazione sia stato
percepito solo per una parte dellanno, andrà
compilato un unico rigo, riportando in colonna 6
la quota di canone effettivamente percepita e indicando
in colonna 7 il codice 4.
Se invece non è stato percepito nessun canone
nellanno, non si indicherà nessuna
cifra nella colonna canone di locazione
e nella casella casi particolari si
inserirà il codice 4. La rendita catastale
sarà assoggettata a tassazione.
Al locatore spetta un credito per le imposte versate
sui canoni di locazione non percepiti ma inseriti
nelle dichiarazioni degli anni precedenti.
Per determinare il credito d'imposta spettante è
necessario calcolare le tasse pagate in più
riliquidando i modelli 730 o Unico di ciascuno degli
anni per i quali è stato accertato in sede
giudiziaria il mancato incasso dei canoni dichiarati.
Nell'effettuare le operazioni di riliquidazione
si deve tener conto della rendita catastale degli
immobili e di eventuali rettifiche ed accertamenti
operati dagli uffici.
Qualora il contribuente, in un periodo successivo,
riscuota in tutto o in parte i suddetti canoni,
le somme percepite dovranno essere assoggettate
a tassazione separata, ai sensi dell'art.17, comma
1, lett.N-bis del TUIR.
 |
ATTENZIONE |
La norma
non si applica nel caso di canoni di locazione
percepiti per l'affitto di immobili ad
uso diverso da quello abitativo: in questo
caso il canone di locazione deve essere
comunque dichiarato, anche se non percepito,
poiché, in relazione a questa fattispecie,
ha rilevanza il momento di formazione
del reddito e non quello della sua percezione. |
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ATTENZIONE |
Il credito
d'imposta può essere indicato nella
prima dichiarazione utile successiva alla
conclusione del procedimento di convalida
di sfratto, e il termine per farlo valere
è pari a 10 anni. Nel caso in cui
il contribuente non intenda recuperare
tale credito con la dichiarazione dei
redditi, può presentare un'apposita
istanza di rimborso agli uffici finanziari
competenti, sempre entro il termine di
dieci anni. |
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CASELLA Casi particolari
Evidenziare eventuali casi particolari indicando
uno dei seguenti codici:
1 - immobili distrutti
o inagibili a seguito degli eventi sismici ed altri
eventi calamitosi che per legge siano stati esclusi
da imposizione, a condizione che sia stato rilasciato
un certificato del Comune, attestante la distruzione
ovvero l’inagibilità del fabbricato. In questo
caso va indicato il codice 9 nella colonna
2 Utilizzo;
3 - immobile inagibile
per il quale è stata chiesta la revisione
della rendita. In questo caso deve essere indicato
il codice 9 nella colonna 2 Utilizzo
(vedi par. dedicato);
4 - immobile per il quale
non sono stati percepiti i canoni di locazione,
come risulta da provvedimento giurisdizionale di
convalida di sfratto per morosità (vedi par.
dedicato). Se il canone di locazione è stato
percepito solo per una parte dellanno, va
compilato un unico rigo, riportando in colonna 6
la quota di canone effettivamente percepita e indicando
in colonna 7 il codice 4. Si ricorda che se non
è stato percepito alcun canone viene comunque
assoggettata a tassazione la rendita catastale;
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ATTENZIONE |
La norma
riguarda i soli immobili concessi in locazione
ad uso abitativo (cir.11 del 21/05/2014). |
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5 - se l’immobile
è posseduto in comproprietà ed è dato in locazione
soltanto da uno o più comproprietari per la propria
quota. In questo caso nella colonna 6 (canone di
locazione) va indicata solo la quota di canone annuo
che spetta al contribuente;
6 - se è stato
rinegoziato limporto del canone di locazione
dellimmobile ad uso abitativo;
7 - se è stato
rinegoziato limporto del canone di locazione
dellimmobile ad uso abitativo e non sono stati
percepiti, in tutto o in parte, i canoni di locazione
previsti dal contratto e il procedimento di convalida
o intimazione di sfratto per morosità, (vedi
par. dedicato);
8. se è stato
rinegoziato limporto del canone di locazione
dellimmobile ad uso abitativo e limmobile
è posseduto in comproprietà ed è
dato in locazione soltanto da uno o più comproprietari
per la propria quota.
IMMOBILI INAGIBILI
Nei casi di inagibilità per accertato degrado
fisico (immobili diroccati, pericolanti o fatiscenti)
e per obsolescenza funzionale, strutturale e tecnologica
(non superabile con interventi di manutenzione)
è possibile attivare una procedura catastale
volta a fare risultare la mancanza dei requisiti
che determina lordinaria destinazione del
cespite immobiliare e, quindi, ad ottenere la variazione
dellaccertamento catastale.
Tale procedura consiste nellinoltro ai competenti
uffici dellAgenzia delle Entrate di una denuncia
di variazione corredata dallattestazione degli
organi comunali o di eventuali ulteriori organi
competenti, entro il 31 gennaio, con effetto per
lanno in cui la denuncia è stata prodotta
e per gli anni successivi.
Questo naturalmente, a condizione che lunità
immobiliare non sia di fatto utilizzata. Coloro
che hanno attivato tale procedura, oltre ad indicare
il codice 3 nei casi particolari, devono dichiarare
la nuova rendita attribuita dallAgenzia delle
Entrate e, in mancanza, la rendita presunta.
Se il contribuente non ha messo in atto la procedura
di variazione, il reddito di dette unità
immobiliari deve essere assoggettato a imposizione
secondo i criteri ordinari.
CASELLA Continuazione (stesso
immobile rigo precedente)
Questa casella deve essere barrata per indicare
che si tratta dello stesso fabbricato del rigo precedente,
nel caso in cui occorra compilare più righi per
le diverse situazioni che si siano verificate nell’anno
per lo stesso immobile.
Può infatti accadere che durante l’anno si
siano verificate situazioni diverse relativamente
allo stesso fabbricato (variazione quota di possesso,
variazione del codice di utilizzo, ...). Pertanto,
lo stesso immobile deve occupare più righi del quadro,
uno per ogni singola situazione, indicando nella
colonna 3 (periodo di possesso) il numero dei giorni
corrispondente a ciascuna di esse.
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ATTENZIONE |
Per consentire
la liquidazione delle imposte in presenza
della barra nella presente casella è
necessario che si tratti dello stesso
fabbricato del rigo precedente (stessa
rendita catastale) e che la somma dei
giorni dei righi collegati non sia superiore
a 365.
Non è corretto barrare la casella
di collegamento a colonna 8 in presenza
di box o cantina se ad essi è
attribuita rendita catastale autonoma.
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CASELLA Codice comune
Indicare il codice catastale del comune nel quale
è situata l’unità immobiliare.
Il codice è rilevabile dall’Elenco codici
catastali comunali presente nell’appendice
delle istruzioni ministeriali.
Se i dati del fabbricato sono indicati su più righi,
il codice catastale deve essere riportato solo sul
primo rigo del quadro B in cui il fabbricato è stato
indicato.
CASELLA Cedolare secca
Barrare nel caso di opzione per la cedolare secca
sulle locazioni. La casella può essere barrata
solo in presenza delle condizioni descritte nel
paragrafo Locazioni per finalità abitative
e immobili classificati nella categoria C/1
Cedolare secca. La casella può essere
compilata solo se nella colonna 2 Utilizzo
è stato indicato uno dei seguenti codici:
- 3 (canone libero),
- 4 (equo canone),
- 8 (canone concordato con applicazione dellaliquota
agevolata del 10%),
- 11 (locazione parziale abitazione principale
con canone libero),
- 12 (locazione parziale abitazione principale
con canone concordato agevolato),
- 14 (locazione agevolata di un immobile
situato in Abruzzo).
Chi presta lassistenza fiscale calcolerà
sul reddito imponibile limposta sostitutiva
con laliquota del 21% o del 10%.
CASELLA Casi particolari
IMU
Indicare uno dei seguenti codici in presenza delle
relative situazioni particolari riguardanti l'applicazione
dell'Imu:
'1' fabbricato, diverso dall'abitazione
principale e relative pertinenze, esente dall'Imu,
o per il quale non è dovuta lImu (né
la cd. Mini Imu) per il 2021, ma assoggettato
alle imposte sui redditi. In questo caso sul reddito
del fabbricato sono dovute l'Irpef e le relative
addizionali anche se non è concesso in locazione;
'2' abitazione principale e pertinenze per
le quali è dovuta l'Imu per il 2021, come
nel caso di abitazione principale classificata nelle
categorie catastali A/1, A/8 e A/9 ("abitazioni
di lusso"), e abitazioni per le quali è
dovuta esclusivamente la prima o la seconda rata
dellImu, oppure la cd. Mini Imu. Indicando
questo codice, sul relativo reddito non sono dovute
Irpef e addizionali in quanto sostituite dall'Imu.
Deve essere indicato questo codice anche per le
pertinenze assoggettate ad Imu;
'3' immobile ad uso abitativo non locato,
assoggettato ad Imu, situato nello stesso comune
nel quale si trova l'immobile adibito ad abitazione
principale. In questo caso il reddito dell'immobile
concorre alla formazione della base imponibile dell'Irpef
e delle relative addizionali nella misura del 50
per cento.
Sono compresi i fabbricati rurali adibiti ad abitazione
principale pur non presenti nel quadro B.
CASELLA Altri dati
Occorre indicare il codice:
1. nel caso di contratti di locazione a
canone concordato, con opzione per la
cedolare secca, stipulati o nei comuni con popolazione
fino a 10.000 abitanti per i quali è stato
deliberato, nei cinque anni precedenti il 28 maggio
2014, lo stato di emergenza a seguito del verificarsi
di eventi calamitosi o stipulati nei comuni interessati
dagli eventi sismici del 2016 (art. 1, c. 1, D.L.
n. 189/2016) in cui sia stata individuata una zona
rossa (codice 8 o codice 12 nella colonna 2 dei
righi da B1 a B6);
2. nel caso di contratti di locazione a
canone libero non superiori a 30 giorni o di immobili
destinati alla locazione breve (articolo 1, comma
595, legge 30 dicembre 2020, n. 178).
Alcuni esempi
Vengono di seguito proposti alcuni esempi di compilazione
del quadro B.
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ESEMPIO 1 |
Immobile
utilizzato in Milano direttamente dallunico
proprietario per lintero anno come
abitazione principale, con relativo box
di pertinenza.
Rendita catastale abitazione pari a
€ 516
- Colonna 1 - rendita catastale: 516
- Colonna 2 - codice di utilizzo: 1
- Colonna 3 - giorni di possesso: 365
- Colonna 4 - percentuale di possesso:
100
- Colonna 5 - codice canone: ==
- Colonna 6 - canone di locazione: ==
- Colonna 7 - casi particolari: ==
- Colonna 8 - continuazione: ==
- Colonna 9 - codice comune: F205
- Colonna 11 - cedolare secca: ==
- Colonna 12 - casi particolari IMU:
==
- Rendita catastale box di pertinenza
pari a € 77
- Colonna 1 - rendita catastale: 77
- Colonna 2 - codice di utilizzo: 5
- Colonna 3 - giorni di possesso: 365
- Colonna 4 - percentuale di possesso:
100
- Colonna 5 - codice canone: ==
- Colonna 6 - canone di locazione: ==
- Colonna 7 - casi particolari: ==
- Colonna 8 - continuazione: ==
- Colonna 9 - codice comune: F205
- Colonna 11 - cedolare secca: ==
- Colonna 12 - casi particolari IMU:
==
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ESEMPIO 2 |
Contribuente
proprietario di due immobili in Milano
per lintero anno. Il primo con rendita
catastale pari a 750 euro, è cointestato
con il coniuge e viene da entrambi utilizzato
come abitazione principale.
Il secondo, di cui è lunico
proprietario, con rendita catastale pari
a 850 euro, viene utilizzato dal figlio
che risulta lì residente.
- Colonna 1 - rendita catastale: 750
- Colonna 2 - codice di utilizzo: 1
- Colonna 3 - giorni di possesso: 365
- Colonna 4 - percentuale di possesso:
50
- Colonna 5 - codice canone: ==
- Colonna 6 - canone di locazione: ==
- Colonna 7 - casi particolari: ==
- Colonna 8 - continuazione: ==
- Colonna 9 - codice comune: F205
- Colonna 11 - cedolare secca: ==
- Colonna 12 - casi particolari IMU:
==
Secondo immobile
- Colonna 1 - rendita catastale: 850
- Colonna 2 - codice di utilizzo: 10
- Colonna 3 - giorni di possesso: 365
- Colonna 4 - percentuale di possesso:
100
- Colonna 5 - codice canone: ==
- Colonna 6 - canone di locazione: ==
- Colonna 7 - casi particolari: ==
- Colonna 8 - continuazione: ==
- Colonna 9 - codice comune: F205
- Colonna 11 - cedolare secca: ==
- Colonna 12 - casi particolari IMU:
3
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ESEMPIO 3 |
Immobile affittato in Milano dallunico
proprietario a canone libero per lintero
anno.
Rendita catastale abitazione pari a
€ 516
Canone daffitto per lintero
anno pari a € 1.000
- Colonna 1 - rendita catastale: 516
- Colonna 2 - codice di utilizzo: 3
- Colonna 3 - giorni di possesso: 365
- Colonna 4 - percentuale di possesso:
100
- Colonna 5 - codice canone: 1
- Colonna 6 - canone di locazione: 950
- Colonna 7 - casi particolari: ==
- Colonna 8 - continuazione: ==
- Colonna 9 - codice comune: F205
- Colonna 11 - cedolare secca: ==
- Colonna 12 - casi particolari IMU:
==
In questo caso il reddito imponibile
è costituito dallimporto
maggiore fra rendita catastale e canone
di locazione, quindi € 950.
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ESEMPIO 4 |
Proprietario
che ha dato in affitto limmobile
sito in Milano a canone libero fino al
30.04 e poi lo ha utilizzato direttamente
come dimora abituale.
Rendita catastale abitazione pari a €
516
Canone daffitto per lintero
anno pari a € 775 (al netto della
deduzione forfetaria del 5% a € 736).
Periodo 1.1 - 30.04
- Colonna 1 - rendita catastale: 516
- Colonna 2 - codice di utilizzo: 3
- Colonna 3 - giorni di possesso: 120
- Colonna 4 - percentuale di possesso:
100
- Colonna 5 - codice canone: 1
- Colonna 6 - canone di locazione: 242
- Colonna 7 - casi particolari: ==
- Colonna 8 - continuazione: ==
- Colonna 9 - codice comune: F205
- Colonna 11 - cedolare secca: ==
Periodo 1.5 - 31.12
- Colonna 1 - rendita catastale: 516
- Colonna 2 - codice di utilizzo: 1
- Colonna 3 - giorni di possesso: 245
- Colonna 4 - percentuale di possesso:
100
- Colonna 5 - codice canone: ==
- Colonna 6 - canone di locazione: ==
- Colonna 7 - casi particolari: ==
- Colonna 8 - continuazione: x
- Colonna 9 - codice comune: ==
- Colonna 11 - cedolare secca: ==
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ESEMPIO 5 |
Immobile
in comproprietà sito in Milano,
dimora abituale di uno dei due proprietari
al 50%. Il 1° maggio il comproprietario
che vi dimora acquista lintera proprietà.
Rendita catastale abitazione pari a €
516.
Periodo 1.1 - 30.4
- Colonna 1 - rendita catastale: 516
- Colonna 2 - codice di utilizzo: 1
- Colonna 3 - giorni di possesso: 120
- Colonna 4 - percentuale di possesso:
50
- Colonna 5 - codice canone: ==
- Colonna 6 - canone di locazione: ==
- Colonna 7 - casi particolari: ==
- Colonna 8 - continuazione: ==
- Colonna 9 - codice comune: F205
- Colonna 11 - cedolare secca: ==
Periodo 1.5 - 31.12
- Colonna 1 - rendita catastale: 516
- Colonna 2 - codice di utilizzo: 1
- Colonna 3 - giorni di possesso: 245
- Colonna 4 - percentuale di possesso:
100
- Colonna 5 - codice canone: ==
- Colonna 6 - canone di locazione: ==
- Colonna 7 - casi particolari: ==
- Colonna 8 - continuazione: x
- Colonna 9 - codice comune:
- Colonna 11 - cedolare secca: ==
|
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ESEMPIO 6 |
Proprietario
che ha dato in affitto limmobile
sito in Milano a canone libero dal 4 maggio
2013, ma non è riuscito a percepire
i canoni dal 2017 e la procedura di sfratto
è stata convalidata in data 30
aprile 2021.
Rendita catastale abitazione pari a €
516
Canone daffitto per lintero
anno pari a € 775 (al netto della
deduzione forfetaria del 5% a € 736).
- Colonna 1 - rendita catastale: 516
- Colonna 2 - codice di utilizzo: 3
- Colonna 3 - giorni di possesso: 365
- Colonna 4 - percentuale di possesso:
100
- Colonna 5 - codice canone: 1
- Colonna 6 - canone di locazione: ==
- Colonna 7 - casi particolari: 4
- Colonna 8 - continuazione: ==
- Colonna 9 - codice comune: F205
- Colonna 11 - cedolare secca: ==
Il contribuente potrà calcolare
i crediti dimposta per canoni non
percepiti e dichiarati negli anni precedenti
e inserirli nel rigo G2. |
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ESEMPIO 7 |
Immobile affittato in Milano dallunico
proprietario a canone libero per lintero
anno aderendo allopzione cedolare
secca.
Rendita catastale abitazione pari a
€ 650
Canone daffitto per lintero
anno pari a € 5.000
- Colonna 1 - rendita catastale: 650
- Colonna 2 - codice di utilizzo: 3
- Colonna 3 - giorni di possesso: 365
- Colonna 4 - percentuale di possesso:
100
- Colonna 5 - codice canone: 3
- Colonna 6 - canone di locazione: 5.000
- Colonna 7 - casi particolari: ==
- Colonna 8 - continuazione: ==
- Colonna 9 - codice comune: F205
- Colonna 11 cedolare secca:
X
- Colonna 12 - casi particolari IMU:
==
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|
Sezione II - Dati relativi
ai contratti di locazione
Questa sezione deve essere compilata solo nel caso
in cui limmobile sia situato nella regione
Abruzzo e sia dato in locazione a soggetti residenti
nei comuni colpiti dal sisma del 6 aprile 2009,
le cui abitazioni siano state distrutte o dichiarate
inagibili (codice 14 nella colonna 2 dei righi da
B1 a B6).
CASELLA N. rigo sezione I
Indicare il numero del rigo del quadro B nel quale
sono stati riportati i dati dell’unità immobiliare
locata.
Nel caso di contemporanea locazione di più
porzioni dello stesso immobile, al quale è
attribuita ununica rendita catastale, vanno
compilati più righi della sezione II del
quadro B, riportando in questa colonna il medesimo
rigo della sezione I.
CASELLA Modello n.
Solo se è necessario compilare più modelli, scrivere
il numero del modello sul quale sono stati riportati
i dati dell’immobile locato.
CASELLE Estremi di registrazione
del contratto
Le colonne 3, 4 e 5 devono essere compilate solo
se il contratto di locazione è stato registrato
presso lUfficio e nella copia del modello
di richiesta di registrazione del contratto restituito
dallufficio non è indicato il codice
identificativo del contratto.
 |
ATTENZIONE |
Se il
contratto di locazione è stato
registrato tramite Siria, Iris, Locazioni
web o Contratti online oppure tramite
il nuovo modello RLI, in alternativa può
essere compilata la colonna 7. |
|
CASELLA Data
Indicare la data di registrazione del contratto.
CASELLA Serie
Indicare il codice relativo alla modalità
di registrazione:
? 1T registrazione telematica tramite pubblico
ufficiale;
? 3 registrazione del contratto presso un ufficio
dellAgenzia delle Entrate;
? 3P registrazione telematica tramite Siria e Iris;
? 3T registrazione telematica tramite altre applicazioni
(Locazione Web, contratti online e modello RLI);
? 3A e 3B codici utilizzati negli anni passati presso
gli uffici.
CASELLA Numero e sottonumero
Indicare il numero di registrazione del contratto
di locazione.
CASELLA Codice Ufficio
Indicare il codice identificativo dellUfficio
dellAgenzia delle Entrate presso il quale
è stato registrato il contratto. I codici
sono reperibili sul sito www.agenziaentrate.gov.it.
CASELLA Codice identificativo
del contratto
Indicare il codice identificativo del contratto
composto da 17 caratteri e reperibile nella richiesta
di registrazione del contratto restituito dallufficio
o, per i contratti registrati per via telematica,
nella ricevuta di registrazione.
 |
ATTENZIONE |
Se si
inserisce il codice non si indicano i
dati di registrazione. |
|
CASELLA Contratti non superiori
a 30 giorni
Barrare la casella nel caso di contratto di locazione
di durata non superiore a trenta giorni complessivi
nellanno.
CASELLA Anno di presentazione
dichiarazione ICI/IMU
Indicare l’anno di presentazione della dichiarazione
ICI/IMU.
QUADRO C - REDDITI DI LAVORO
DIPENDENTE E ASSIMILATI
Indicazioni generali
Il quadro C è diviso in cinque sezioni:
Sezione I: redditi di lavoro dipendente
e di pensione e a quelli a essi assimilati, per
i quali è prevista una detrazione rapportata
al periodo di lavoro nellanno.
Sezione II: altri redditi assimilati
a quelli di lavoro dipendente che non vanno riportati
nella sezione I.
Sezione III: ritenute Irpef e addizionale
regionale allIrpef trattenute dal datore di
lavoro sui redditi indicati nelle prime due sezioni.
Sezione IV: ritenute per laddizionale
comunale allIrpef relative ai redditi indicati
nelle prime due sezioni.
Sezione V: riduzione della pressione
fiscale.
Sezione VI: detrazione per comparto
sicurezza e difesa.
I dati da indicare nel quadro C possono essere
ricavati dalla CU 2022 rilasciata dal sostituto
di imposta (datore di lavoro e/o ente pensionistico)
oppure dalla certificazione rilasciata dal soggetto
che non possiede la qualifica di sostituto (ad esempio
il privato per il lavoratore domestico).
 |
ATTENZIONE |
Se il
rapporto di lavoro viene interrotto prima
che sia disponibile la CU 2022, il sostituto
dimposta, oltre a rilasciare la
CU 2021 a seguito di richiesta del dipendente,
è tenuto anche a rilasciare la
CU entro il 16 marzo 2022. Per la compilazione
della dichiarazione dei redditi, i dati
devono essere comunque ricavati dalla
CU 2022. |
|
In questo quadro si devono indicare tutti i
redditi di lavoro dipendente e assimilati percepiti,
indipendentemente dal fatto che il lavoratore dipendente
(o pensionato) presenti il Modello 730, direttamente
allAgenzie delle Entrate, al CAF o al sostituto
dimposta che svolge assistenza fiscale diretta.
Le detrazioni per tipo di reddito
Lart.13 del Tuir elenca le detrazioni spettanti
per tipologia di reddito. Le detrazioni sono teoriche
e spettano in misura decrescente allaumentare
del reddito fino ad annullarsi oltre 55.000 euro.
 |
ATTENZIONE |
Per calcolare
tutte le detrazioni seguenti il reddito
complessivo è considerato al netto
dellabitazione principale e relative
pertinenze e comprende anche il reddito
dei fabbricati assoggettato alla cedolare
secca sulle locazioni. |
|
Detrazioni per lavoro dipendente e assimilati
Le detrazioni base (o teoriche) delle
quali i lavoratori dipendenti possono usufruire
sono quelle indicate nelle seguenti tabelle.
TABELLA
Detrazioni per lavoro dipendente e assimilati |
REDDITO
COMPLESSIVO
|
IMPORTO
DETRAZIONE
|
fino a euro 8.000
|
euro 1.880
|
da euro 8.001
a euro 28.000
|
euro {978 + [902x(28.000-reddito
complessivo)] / 20.000}
|
da euro 28.001
a euro 55.000
|
euro [978 * (55.000-reddito
complessivo) / 27.000]
|
oltre euro 55.000
|
0
|
|
Limporto effettivamente spettante non può
mai essere inferiore a 690 euro per i rapporti di
lavoro a tempo indeterminato e a 1.380 euro per
i rapporti di lavoro a tempo determinato.
Le detrazioni sono rapportate al numero dei giorni
in cui si è lavorato, desumibili dalla CU.
Detrazioni per i pensionati
Le detrazioni per i redditi di pensione sono uguali
per tutti i titolari, a prescindere dalletà.
TABELLA
Detrazioni per i pensionati |
REDDITO
COMPLESSIVO
|
IMPORTO
DETRAZIONE
|
fino a euro 8.000
|
euro 1.880
|
da euro 8.001
a euro 15.000
|
euro {1.297 +
[583 * (15.000-reddito complessivo)]
/ 7.250}
|
da euro 15.001
a euro 55.000
|
euro [1.297 *
(55.000-reddito complessivo) / 40.000]
|
oltre euro 55.000
|
0
|
|
La detrazione spettante ai pensionati non può
comunque essere inferiore a 713 euro.
Le detrazioni sono rapportate al numero dei giorni
di pensione, desumibili dalla CU.
Detrazioni per i possessori di altri redditi indicati
nella sezione II, quadro C e nel quadro D, rigo
D3 e rigo D5.
Le detrazioni base (o teoriche) previste
in questi casi sono:
TABELLA
Detrazioni per i possessori di altri redditi |
REDDITO
COMPLESSIVO
|
IMPORTO
DETRAZIONE
|
fino a euro 4.800
|
euro 1.104
|
da euro 4.801
a euro 55.000
|
euro [1.104 *
(55.000-reddito complessivo) / 50.200]
|
oltre euro 55.000
|
0
|
|
 |
ATTENZIONE |
Le detrazioni
si applicano a prescindere dal periodo
di attività svolta nellanno. |
|
 |
ATTENZIONE |
In riferimento
al calcolo di tutte le detrazioni fin
qui citate il coefficiente risultante
dal rapporto contenuto nella formula va
assunto nelle prime quattro cifre decimali
e arrotondato con il sistema del troncamento
(ad esempio, se il risultato del calcolo
è pari a 0,623381, il coefficiente
da prendere in considerazione è
0,6233). |
|
Sezione I – Redditi
di lavoro dipendente e assimilati
Vanno indicati in questa sezione nei righi da C1
a C3:
-
i redditi di lavoro dipendente prestato
all’estero in zone di frontiera.
Questi redditi per il 2021 sono imponibili
per la parte eccedente 7.500 euro;
-
i redditi di lavoro e di pensione, prodotti
in euro, dai contribuenti iscritti nei registri
anagrafici del comune di Campione di Italia;
 |
ATTENZIONE |
Da questanno
per queste tipologie di reddito va compilato
anche il quadro L. |
|
Vengono di seguito elencate a titolo esemplificativo
alcune delle più frequenti indennità e somme erogate:
* cassa integrazione guadagni;
* mobilità;
* disoccupazione ordinaria
e speciale;
* malattia maternità ed allattamento;
* TBC e post - tubercolare;
*donazione di sangue;
* congedo matrimoniale.
Se queste somme vengono erogate direttamente dal
datore di lavoro sono indicate nella CU 2022 insieme
alle retribuzioni per lavoro dipendente; di conseguenza
non vanno esposte separatamente nel modello 730.
Se invece sono emesse dallEnte, questi rilascia
una CU che va inserita in maniera distinta.
-
le indennità e i compensi a carico di terzi
percepiti dai prestatori di lavoro dipendente
per incarichi svolti in relazione a tale qualità,
ad esclusione di quelli che, per clausola contrattuale,
devono essere riversati al datore di lavoro
e di quelli che per legge devono essere riversati
allo Stato.
 |
ATTENZIONE |
LInps
e lInail non inviano la CU ai contribuenti,
ma sono gli stessi che devono recuperarla
tramite gli enti competenti o i Caf. |
|
Vanno inoltre indicati i seguenti redditi assimilati
a quelli di lavoro dipendente:
i trattamenti periodici integrativi corrisposti
dai Fondi pensione maturati fino al 31 dicembre
2006,
le somme percepite come rendita integrativa
temporanea (RITA) anticipata nelleventualità
in cui il contribuente opti per la tassazione ordinaria;
i compensi corrisposti ai lavoratori impegnati
in lavori socialmente utili;
le retribuzioni corrisposte dai privati
agli autisti, giardinieri, collaboratori familiari
ed altri addetti alla casa sulle quali, non sono
state effettuate ritenute dacconto;
i compensi dei lavoratori soci di cooperative
di produzione e lavoro, di servizi, agricole nei
limiti dei salari correnti maggiorati del 20%;
le remunerazioni dei sacerdoti della Chiesa
Cattolica, e erogate dagli altri istituti di culto
riconosciuti;
i compensi corrisposti ai medici specialistici
ambulatoriali e altre figure operanti nelle Aziende
Sanitarie Locali con contratto di lavoro dipendente;
le somme da chiunque corrisposte a titolo
di borsa di studio o di assegno, premio o
sussidio per fini di studio e di addestramento professionale,
a condizione che le stesse siano erogate al di fuori
di un rapporto di lavoro dipendente in atto fra
il soggetto erogante e il percettore e sempre che
non sia prevista una specifica esenzione.
redditi derivanti dai rapporti di collaborazione
coordinata e continuativa;
Tra tali compensi, attribuiti anche per attività
manuali ed operative, senza vincolo di subordinazione
e di impiego di mezzi organizzati con retribuzione
periodica stabilita, rientrano anche quelli percepiti
per:
cariche di amministratore, revisore e
sindaco di società, associazioni e altri
enti con o senza personalità giuridica;
collaborazione a giornali, riviste, enciclopedie
e simili con esclusione di quelli corrisposti
a titolo di diritto dautore (es. correzione
di bozze, traduzioni
).
Se i compensi percepiti in relazione a queste collaborazioni
sono corrisposti a titolo di diritto dautore,
vengono certificati nella CU-lavoro autonomo e devono
essere indicati nel quadro D, rigo D3, con il Tipo
di reddito 1.
partecipazione a collegi e a commissioni;
Non costituiscono redditi derivanti da rapporti
di collaborazione coordinata e continuativa i compensi
percepiti per uffici e collaborazioni che rientrino:
1. nellufficio proprio dellattività
professionale esercitata dal contribuente in ragione
di una previsione specifica dellordinamento
professionale (ad esempio compensi percepiti da
ragionieri o dottori commercialisti per lufficio
di amministratore, sindaco o revisore di società
o enti) o di una connessione oggettiva con lattività
libero professionale resa (compensi percepiti da
un ingegnere per lamministrazione di una società
edile);
2. nei compiti istituzionali compresi nellattività
di lavoro dipendente resa dal contribuente;
3. nellambito di prestazioni di carattere
amministrativo-gestionale di natura non professionale
rese in favore di società e associazioni
sportive dilettantistiche.
 |
ATTENZIONE |
Non concorrono
alla formazione del reddito complessivo
e, pertanto, non devono essere dichiarati,
i compensi derivanti da collaborazione
coordinata e continuativa corrisposti
dallartista o professionista al
coniuge, ai figli affidati o affiliati,
minori di età o permanentemente
inabili al lavoro e agli ascendenti. |
|
Redditi esenti e rendite che non costituiscono
reddito
 |
ATTENZIONE |
Se esiste
una CU con un reddito indicato nei punti
da 1 a 4 va sempre inserita in dichiarazione,
se non diversamente specificato nelle
annotazioni (redditi percepiti dagli eredi). |
|
Sono considerati redditi esenti:
le pensioni tabellari spettanti per menomazioni
subite durante il servizio di leva prestato in qualità
di allievo ufficiale e/o di ufficiale di complemento
nonché di sottufficiali (militari di leva
promossi sergenti nella fase terminale del servizio);
le pensioni tabellari corrisposte ai Carabinieri
ausiliari (militari di leva presso lArma dei
Carabinieri) e a coloro che assolvono il servizio
di leva nella Polizia di Stato, nel corpo della
Guardia di Finanza, nel corpo dei Vigili del Fuoco
e ai militari volontari sempreché la menomazione
che ha dato luogo alla pensione sia stata contratta
durante e in dipendenza del servizio di leva o del
periodo corrispondente al servizio di leva obbligatorio;
la maggiorazione sociale dei trattamenti
pensionistici prevista dallarticolo 1 della
L. 29 dicembre 1988, n. 544;
lindennità di mobilità
di cui allart. 7, comma 5, della L. 23 luglio
1991, n. 223, per la parte reinvestita nella costituzione
di società cooperative;
lassegno di maternità, previsto
dalla L. n. 448 del 1998, per la donna non lavoratrice;
le pensioni corrisposte ai cittadini italiani
divenuti invalidi e ai congiunti di cittadini italiani
deceduti a seguito di scoppio di armi e ordigni
esplosivi lasciati incustoditi o abbandonati dalle
Forze armate in tempo di pace in occasione di esercitazioni
combinate o isolate;
le pensioni corrisposte ai cittadini italiani,
agli stranieri e agli apolidi divenuti invalidi
nelladempimento del loro dovere o a seguito
di atti terroristici o di criminalità organizzata
ed il trattamento speciale di reversibilità
corrisposto ai superstiti delle vittime del dovere,
del terrorismo o della criminalità organizzata;
gli assegni per la collaborazione ad attività
di ricerca conferiti dalle università, dagli
osservatori astronomici, astrofisici e vesuviano,
dagli enti pubblici e dalle istituzioni di ricerca
di cui allart. 8 del D.P.C.M. 30 dicembre
1993, n. 593 dallEnea e dallASI;
gli assegni attribuiti agli operatori in
servizio civile;
bonus cultura diciottenni (art. 1, comma
358, della legge 27 dicembre 2019, n.160);
buoni viaggio e servizio noleggio con conducente;
somme corrisposte in esecuzione di pronunce
della Corte europea dei diritti delluomo;
somme per sostegno ai nuclei monoparentali
con figli a carico con disabilità
rimborso delle spese legali sostenute nel
processo penale
le rendite Inail, esclusa lindennità
giornaliera per inabilità temporanea assoluta,
non costituiscono reddito e quindi non hanno alcuna
rilevanza ai fini fiscali. Parimenti non costituiscono
reddito le rendite aventi analoga natura corrisposte
da organismi non residenti.
Nelle ipotesi in cui i contribuenti ricevano una
rendita dallEnte previdenziale estero a titolo
risarcitorio per un danno subito a seguito di incidente
sul lavoro o malattia professionale contratta durante
la vita lavorativa dovranno produrre allAgenzia
delle Entrate Direzione Centrale Accertamento
una autocertificazione nella quale venga
dichiarata la natura risarcitoria della somma percepita.
Tale autocertificazione deve essere presentata una
sola volta, e quindi se già presentata in
anni precedenti non deve essere riprodotta.
Per quanto riguarda le borse di studio, sono esenti:
le borse di studio corrisposte dalle regioni
a statuto ordinario, in base al decreto legislativo
n. 68 del 29 marzo 2012, agli studenti universitari
e quelle corrisposte dalle regioni a statuto speciale
e dalle province autonome di Trento e Bolzano allo
stesso titolo;
le borse di studio corrisposte dalle università
e dagli istituti di istruzione universitaria, in
base alla L. 30 novembre 1989, n.398, per la frequenza
dei corsi di perfezionamento e delle scuole di specializzazione,
per i corsi di dottorato di ricerca, per attività
di ricerca post-dottorato e per i corsi di perfezionamento
allestero;
le borse di studio bandite dal 1° gennaio
2000 nellambito del programma Socrates,
nonché le somme aggiuntive corrisposte dallUniversità,
a condizione che limporto complessivo annuo
non sia superiore a euro 7.746,85;
le borse di studio corrisposte ai sensi del
D.Lgs. 8 agosto 1991, n.257 per la frequenza delle
scuole universitarie di specializzazione delle facoltà
di medicina e chirurgia;
le borse di studio a vittime del terrorismo
e della criminalità organizzata nonché
agli orfani ed ai figli di questultimi);
per lintera durata del programma «Erasmus
+», le borse di studio per la mobilità
internazionale erogate a favore degli studenti delle
università e delle istituzioni di alta formazione
artistica, musicale e coreutica (AFAM),
CASELLA Casi particolari
Indicare il codice:
2. se si fruisce in dichiarazione dellagevolazione
prevista per i docenti e ricercatori, che siano
non occasionalmente residenti allestero e
abbiano svolto documentata attività di ricerca
o docenza allestero presso centri di ricerca
pubblici o privati o università per almeno
due anni continuativi e che vengano a svolgere la
loro attività in Italia e che conseguentemente
divengono fiscalmente residenti nel territorio dello
Stato. I redditi di lavoro dipendente concorrono
alla formazione del reddito complessivo nella misura
del 10 per cento nellanno in cui il docente
o ricercatore diviene fiscalmente residente in Italia
e nei tre anni successivi, sempreché la residenza
permanga in Italia;
4. se si fruisce in dichiarazione dellagevolazione,
prevista per i lavoratori impatriati che rientrano
in Italia dallestero fino al 29 aprile 2021.
In presenza dei requisiti previsti dallart.16
del decreto legislativo 14 settembre 2015, n.147,
e dallart.1, commi 150 e 151, della legge
11 dicembre 2016, n. 232, i redditi di lavoro dipendente
concorrono alla formazione del reddito complessivo
nella misura del 50%;
6. se si è trasferita la residenza
in Italia a decorrere dal 30 aprile 2021 e si fruisce
dellagevolazione prevista per i lavoratori
impatriati che rientrano in Italia dallestero
di cui all comma 1 dellart.16 del decreto
legislativo 14 settembre 2015 n. 147. In tal caso
il reddito da lavoro dipendente e i redditi assimilati
concorrono alla formazione del reddito complessivo
limitatamente al 30% del loro ammontare. Per i lavoratori
rientrati in Italia dal 30 aprile 2019 al 2 luglio
2019, la fruizione di tale agevolazione è
subordinata allemanazione del decreto ministeriale
di cui al comma 2 dellart. 13-ter del decreto-legge
26 ottobre 2019, n. 124, convertito, con modificazioni,
dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157;
8. se si fruisce in dichiarazione dellagevolazione
prevista per i lavoratori impatriati che hanno trasferito
la residenza in una delle seguenti regioni: Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria,
Sardegna e Sicilia. In tal caso il reddito da lavoro
dipendente e i redditi assimilati concorrono alla
formazione del reddito complessivo limitatamente
al 10% del loro ammontare Per i lavoratori rientrati
in Italia dal 30 aprile 2019 al 2 luglio 2019, la
fruizione di tale agevolazione è subordinata
allemanazione del decreto ministeriale di
cui al comma 2 dellart. 13-ter del decreto-legge
26 ottobre 2019, n. 124, convertito, con modificazioni,
dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157;
9. se si è trasferita la residenza
in Italia a decorrere dal 30 aprile 2019 e si fruisce
in dichiarazione dellagevolazione prevista
per i lavoratori impatriati con la qualifica di
sportivo professionista. In tal caso il reddito
da lavoro dipendente e i redditi assimilati concorrono
alla formazione del reddito complessivo limitatamente
al 50% del loro ammontare. Lopzione per questo
regime agevolato comporta il versamento di un contributo
pari al 0.5% della base imponibile. Le modalità
per leffettuazione di tale versamento sono
stabilite con apposito decreto.
Nei casi ordinari il beneficio di cui ai codici
2 e 9 è riconosciuto
direttamente dal datore di lavoro e nelle annotazioni
della CU è segnalato limporto ridotto
che ha concorso a formare il reddito imponibile.
Di conseguenza questa casella va compilata esclusivamente
nellipotesi particolare in cui il datore di
lavoro non abbia potuto riconoscere lagevolazione
e il contribuente intenda fruirne direttamente nella
presente dichiarazione dei redditi.
In tale caso il reddito di lavoro dipendente va
indicato nei righi da C1 a C3 già nella misura
ridotta.
Nelle Annotazioni della CU 2022 troviamo i codici:
BC per docenti e ricercatori
BD per lavoratori impatriati,
CQ per i lavoratori impatriati che intendono
fruire della riduzione del 70% del reddito complessivo
(cod.6),
CR per i lavoratori impatriati che hanno
trasferito la residenza in Abruzzo, Molise, Campania,
Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia
e intendono fruire della riduzione del 90% del reddito
complessivo (cod.8),
CS per gli sportivi professionisti impatriati
che hanno trasferito la residenza in Italia a decorrere
dal 30 aprile 2019.
10. se sono stati superati i limiti di deducibilità
dei contributi per previdenza complementare certificati
in più modelli di CU non conguagliati. In
questi casi nei righi da C1 a C3 va riportato il
reddito di lavoro dipendente aumentato della quota
di contributi dedotta in misura eccedente rispetto
ai limiti previsti.
11. se in dichia" le borse di studio
a vittime del terrorismo razione si opta per la
tassazione ordinaria delle somme percepite sotto
forma di rendita integrativa temporanea anticipata
(RITA)
12. se il beneficio di cui al codice 9
è stato riconosciuto dal datore di lavoro.
In questo caso nel punto 462 della CU si trova inserito
il codice 11.
13. se si è trasferita la residenza
in Italia prima del 30 aprile 2019 e, pur avendo
esercitato lopzione di cui al provvedimento
del Direttore dellAgenzia delle entrate del
3 marzo 2021 (come rettificato con lerrata
corrige del 24 giugno 2021), si fruisce in dichiarazione
della detassazione nella misura del 50%.
14. se si è trasferita la residenza
in Italia prima del 30 aprile 2019 e, pur avendo
esercitato lopzione di cui al provvedimento
del Direttore dellAgenzia delle entrate del
3 marzo 2021 (come rettificato con lerrata
corrige del 24 giugno 2021), si fruisce in dichiarazione
della detassazione nella misura del 90%.
Nei casi ordinari il beneficio di cui ai codici
13 e 14 è riconosciuto
direttamente dal datore di lavoro. La presente casella
va compilata solo nel caso in cui in cui il datore
di lavoro non abbia potuto riconoscere lagevolazione
e il contribuente intenda fruirne direttamente nella
presente dichiarazione dei redditi. In tale caso
il reddito di lavoro dipendente va indicato nei
righi da C1 a C3 già nella misura ridotta.
Nelle Annotazioni della CU 2022, è indicata
la quota non imponibile, se il sostituto non ha
operato labbattimento. Lammontare di
tali redditi è indicato con il codice:
CT per i lavoratori impatriati prima
del 30 aprile 2019, che hanno effettuato lopzione
per la riduzione del reddito da lavoro dipendente
nella misura del 50% per ulteriori 5 periodi dimposta
(provvedimento del Direttore dellAgenzia delle
entrate del 3 marzo 2021, come rettificato con lerrata
corrige del 24 giugno 2021);
CU per i lavoratori impatriati prima
del 30 aprile 2019, che hanno effettuato lopzione
per la riduzione del reddito da lavoro dipendente
nella misura del 90% per ulteriori 5 periodi dimposta
(provvedimento del Direttore dellAgenzia delle
entrate del 3 marzo 2021, come rettificato con lerrata
corrige del 24 giugno 2021).
CASELLA Codice Stato estero
Indicare in questa casella il codice dello Stato
estero in cui si era residenti fino al rientro o
trasferimento in Italia.
Il codice è rilevabile dalla tabella presente
in Appendice.
CASELLA Tipologia di reddito
Nella casella di colonna 1, dei righi da C1 a C3,
indicare il codice:
1. per redditi di
pensione;
 |
ATTENZIONE |
I trattamenti
pensionistici integrativi come quelli
corrisposti dai fondi pensione, vanno
indicati con il codice 2. |
|
2. per redditi di
lavoro dipendente o assimilati;
3. per compensi percepiti
dai soggetti impegnati in lavori socialmente
utili in regime agevolato che hanno raggiunto l’età
prevista dalla legge per la pensione di vecchiaia,
in conformità alle specifiche disposizioni normative;
4. redditi di lavoro
dipendente prestato, in via continuativa e come
oggetto esclusivo del rapporto, allestero
in zone di frontiera ed in altri Paesi limitrofi
da persone residenti nel territorio dello Stato;
7. redditi di pensione
in favore dei superstiti corrisposte agli orfani.
CASELLA Indeterminato / Determinato
La casella di colonna 2, dei righi da C1
a C3, deve essere compilata nei casi di redditi
di lavoro dipendente, lavori socialmente utili,
redditi prodotti in zone di frontiera o prodotti
dai residenti a Campione dItalia riportando
il codice:
1 se il contratto di lavoro è
a tempo indeterminato (PUNTO 1 CU COMPILATA);
2 se il contratto di lavoro è
a tempo determinato (PUNTO 2 CU COMPILATA).
CASELLA Reddito
Riportare limporto dei redditi percepiti
indicato nel punto 1 (lavoro dipendente e assimilati)
nel punto 2 (lavoro dipendente e assimilati a tempo
determinato) o nel punto 3 (pensione) della
CU.
CONTRIBUENTE CHE PRESENTA DIVERSE CU 2022
Tutte le CU che contengono un reddito nei punti
1 a 5 della sezione dati fiscali vanno inserite
nel quadro C, compilando diverse caselle nel rigo
C1, una per ogni reddito.
I giorni di lavoro, le ritenute Irpef e di addizionali
e il Bonus Irpef vanno invece sommate in un unico
rigo.
Lunica eccezione prevista è quella
in cui i modelli Cu siano relativi a redditi che
sono stati oggetto di conguaglio fiscale.
Vediamo di cosa si tratta.
Un lavoratore dipendente che cambia lavoro nel corso
dellanno, può chiedere la CU al primo
sostituto di imposta quando cessa il rapporto e
consegnarla alla nuova azienda per chiedere che
a fine anno venga effettuato il conguaglio. Quindi
la tassazione verrà applicata su tutti i
redditi percepiti nellanno direttamente in
busta paga, solitamente nel mese di dicembre.
In questo caso il secondo datore di lavoro emetterà
una CU che comprenderà anche i redditi erogati
e le ritenute operate dal precedente sostituto dimposta.
Di questo verrà data indicazione nella sezione
della Cu Dati relativi ai conguagli
nei punti da 531 a 546.
 |
ATTENZIONE |
In caso
di due CU conguagliate dovrà essere
inserita in dichiarazione solo quella
che comprende il conguaglio. Laltra
non va presa in considerazione.
I punti da 531 a 546 non devono mai essere
inseriti nel 730. |
|
In presenza di una CU che certifichi contemporaneamente
un reddito di lavoro dipendente e un reddito di
pensione, occorre compilare due righi distinti,
riportando gli importi indicati nei punti 1 e 3
della CU. In questo caso, nel rigo C5 riportare
a colonna 1 il numero dei giorni di lavoro dipendente
indicato nel punto 6 della e a colonna 2 il numero
dei giorni di pensione indicato nel punto 7.
Anche nel caso in cui una CU riporti contemporaneamente
redditi da lavoro dipendente a tempo indeterminato
e determinato occorrerà compilare due righi
diversi.
Lavori socialmente utili in regime agevolato
I compensi per lavori socialmente utili percepiti
da soggetti che hanno raggiunto letà
prevista dalla vigente legislazione per la pensione
di vecchiaia e che possiedono un reddito complessivo
di importo non superiore ad euro 9.296,22 sono soggetti
a un regime fiscale agevolato e sono riportati nei
punti 496 e 497 della CU (quota esente e quota imponibile).
Nel quadro C del 730 occorre riportare:
nella casella tipo di reddito,
il codice 3;
nella casella reddito la somma dei punti
496 e 497;
nel quadro F rigo F2 col. 7 il punto 498
della CU (Ritenute lavori socialmente utili)
nel quadro F rigo F2 col. 8 il punto 499
della CU (Regionale lavori socialmente utili)
Se in dichiarazione il reddito totale del contribuente
risulterà superiore a € 9.296,22,
i compensi saranno assoggettati completamente a
tassazione ordinaria.
Se il sostituto dimposta non ha applicato
le agevolazioni fiscali perché non spettanti,
i compensi percepiti per lavori socialmente utili
sono già stati indicati nel punto 1 della
CU e le ritenute Irpef e laddizionale regionale
nei punti 21 e 22 della stessa, perché assoggettati
a tassazione ordinaria.
In questo caso si procede alla compilazione del
quadro C come per i normali redditi da lavoro dipendente
indicando il codice 2 nella colonna
Tipo di reddito.
Lavoratori frontalieri
Questi redditi si trovano nei punti 455 e 456 della
CU.
Nel quadro C rigo C1 del 730 occorre riportare:
nella casella tipo di reddito,
il codice 4;
nella casella reddito il punto 455 o 456;
nella col. 2 il codice 1 indeterminato
se è compilato il punto 455 della
CU;
nella col. 2 il codice 2 determinato
se è compilato il punto 456 della
CU
Chi presta lassistenza fiscale terrà
conto della sola parte di reddito eccedente 7.500
euro.
Redditi di pensione corrisposte agli orfani
Se nella colonna 1 è stato indicato il codice
7 (redditi di pensione in favore dei superstiti
corrisposte agli orfani) riportare nella colonna
3 limporto indicato nel punto 457.
Chi presta assistenza fiscale terrà conto
della sola parte di reddito eccedente i 1.000 euro.
Lavoratori dipendenti residenti a Campione dItalia
Se nella colonna 4 Altri dati è
stato indicato il codice 5 redditi
prodotti in euro dai residenti a Campione dItalia,
riportare lintero ammontare di tali redditi,
comprensivo della quota esente.
In particolare:
se è compilato il punto 761
della CU 2022, riportare nella colonna 1 il codice
2 (lavoro dipendente), nella colonna 2 il codice
1 (tempo indeterminato) e nella colonna 3 limporto
indicato nel punto 761;
se è compilato il punto 762
della CU 2022, riportare nella colonna 1 il codice
2 (lavoro dipendente), nella colonna 2 il codice
2 (tempo determinato) e nella colonna 3 limporto
indicato nel punto 762;
se è compilato il punto 763
della CU 2022, riportare nella colonna 1 il codice
1 (pensione) e nella colonna 3 limporto indicato
nel punto 763
se è compilato il punto 764
della CU 2022, riportare nella colonna 1 il codice
7 (pensione corrisposta agli orfani) e nella colonna
3 limporto indicato nel punto 764.
RITA
La Rendita Anticipata è uno strumento di
flessibilità che consente la corresponsione
di un reddito corrisposto con cadenza mensile per
raggiungere la pensione di vecchiaia utilizzando
il capitale accumulato dal lavoratore nel fondo
di previdenza integrativa con l'applicazione di
un regime di tassazione agevolato.
Nel quadro C occorre riportare:
nella casella Casi particolari,
il codice 11;
nella casella reddito limporto indicato
nelle annotazioni con il codice AX;
nella col. 2 il codice 2 determinato;
nel rigo C5 i giorni indicati nelle
annotazioni con il codice AX
nel rigo C9 (ritenute) la ritenuta
a titolo di imposta sostitutiva indicata nelle annotazioni
con il codice AX.
CASELLA Altri dati
Indicare il codice:
1. redditi di fonte estera se
nella colonna 1 (tipo di reddito) abbiamo indicato
i codici 1 o 2;
2. pensione ai superstiti di fonte
estera, se nella colonna 1 (tipo di reddito)
abbiamo indicato i codici 1 o 7;
5. redditi prodotti in euro dai residenti
a Campione dItalia.
Il codice può essere utilizzato se si hanno
i requisiti per fruire di tale agevolazione e se
nella colonna 1 non è stato indicato il 4.
Rigo C4 - Somme per premio di
risultato e welfare aziendale
Il rigo C4 interessa solo i lavoratori dipendenti
del settore privato con contratto di lavoro a tempo
determinato o indeterminato, che nel periodo compreso
tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021 hanno
percepito compensi per premi di risultato o somme
erogate sotto forma di partecipazione agli utili
dimpresa e che nellanno di imposta
2018 abbiano percepito redditi da lavoro dipendente
dimporto non superiore a 80.000 euro.
Se lazienda nel corso del 2021 ha coinvolto
pariteticamente i lavoratori nellorganizzazione
del in base a contratti collettivi aziendali o territoriali
stipulati fino al 24 aprile 2017, il limite
per fruire della tassazione agevolata è di
4.000 euro.
I limiti sono dimporto complessivamente non
superiore a 3.000 euro anche nel caso in cui lazienda
coinvolga pariteticamente i lavoratori nellorganizzazione
del lavoro in base a contratti collettivi aziendali
o territoriali stipulati dopo il 24 aprile 2017.
Questo sistema prevede che le retribuzioni premiali
siano erogate:
- sotto forma di compensi per premi di risultato
o di partecipazione agli utili dellimpresa
assoggettate ad unimposta sostitutiva del
10 per cento;
- a richiesta del lavoratore e purché previsto
dal contratto, sotto forma di benefit, che non sono
assoggettati ad alcuna imposizione entro i limiti
dellimporto del premio agevolabile.
- o, a scelta del lavoratore, sotto forma di auto
aziendali, prestiti, alloggi o fabbricati concessi
in uso o comodato o servizi di trasporto ferroviario
di persone. Il valore di tali benefit, determinato
ai sensi dellart. 51, comma 4 del Tuir, è
assoggettato a imposizione ordinaria, non è
possibile assoggettarli a tassazione sostitutiva.
In generale limposta sostitutiva è
applicata direttamente dal sostituto dimposta
(in tal caso risultano compilati i punti 572 Premi
di risultato assoggettati ad imposta sostitutiva
e 576 Imposta sostitutiva della CU 2022).
Nei casi di espressa rinuncia in forma scritta da
parte del lavoratore oppure perché il datore
di lavoro ha verificato che la tassazione ordinaria
è più favorevole per il lavoratore
(in tal caso risulta compilato il punto 578).
Possono verificarsi alcune situazione particolari:
1) il contribuente ha percepito compensi per
premio di risultato da più datori di lavoro
ed è in possesso di più modelli CU
non conguagliati e potrebbe aver fruito della tassazione
agevolata su un ammontare di compensi superiore
al limite previsto. In sede di presentazione della
dichiarazione dei redditi occorre procedere al conguaglio
degli importi indicati nelle varie CU in possesso
del contribuente in modo da assoggettare a tassazione
ordinaria lammontare dei compensi percepiti
che eccede il limite.
 |
ATTENZIONE |
Per determinare
il limite dei compensi per premio è
necessario compilare tanti moduli quante
sono le CU in possesso del contribuente. |
|
2) il contribuente ha percepito compensi da uno
o più datori di lavoro e, quindi, è
in possesso di uno o più modelli di CU, nei
quali in tutti o in parte risultano compilati i
punti da 571 a 599 ma il datore di lavoro ha assoggettato
questi compensi a imposta sostitutiva in mancanza
dei requisiti previsti. Ad esempio, il lavoratore
nellanno 2018 aveva percepito un reddito di
lavoro dipendente superiore a 80.000 euro e, pertanto,
non era nelle condizioni per fruire della tassazione
agevolata. In tal caso il lavoratore, in dichiarazione,
dovrà assoggettare a tassazione ordinaria
i compensi ricevuti.
Il contribuente può decidere di modificare
la tassazione operata dal sostituto se ritiene questultima
meno vantaggiosa.
 |
ATTENZIONE |
La compilazione
del rigo C4 è sempre obbligatoria,
se i campi della Cu sono presenti. |
|
CASELLA Tipologia Limite
Riportare il codice indicato nel punto 571 (o 591)
della CU:
1. se il limite è pari a 3.000 Euro;
2. se il limite è pari a 4.000 Euro.
CASELLA Somme a tassazione ordinaria
Qui si deve indicare limporto risultante
dal punto 578 (o 598) della CU.
CASELLA Somme a imposta sostitutiva
Indicare limporto risultante dal punto 572
(o 592) della CU.
CASELLA Ritenute imposta sostitutiva
Indicare limporto risultante dal punto 576
(o 596) della CU.
CASELLA Benefit
Indicare limporto risultante dal punto 573
(o 593) della CU.
CASELLA N. 88 Benefit a tassazione
ordinaria
Indicare limporto risultante dal punto 579
e/o 599 della CU.
CASELLA Tassazione ordinaria/sostitutiva
Le colonne 6 e 7 sono fra loro alternative e, pertanto,
non è possibile barrarle entrambe.
È obbligatoria la compilazione di una delle
due caselle per esprimere la scelta per il trattamento
fiscale delle somme percepite per premio di risultato,
sia se si intenda modificare la tassazione operata
dal datore di lavoro sia se si intenda confermarla.
 |
ATTENZIONE |
Se risultano
compilate le sole colonne 1, 5 e/o 6,
le colonne 7 e 8 possono non essere compilate. |
|
CASELLA Assenza requisiti
Barrare se si intende modificare la tassazione
agevolata operata dal datore di lavoro perché
non si è in possesso dei requisiti previsti
dalla norma, quindi nel 2020 si è percepito
un reddito da lavoro dipendente superiore a 80.000
euro.
CASELLA Periodo di lavoro (giorni
per i quali spettano detrazioni)
Il rigo C5 è suddiviso in 2 colonne:
In caso di CU relativo a RITA i giorni di lavoro
saranno indicati nelle annotazioni della CU con
il codice AX.
Quando, come nel caso di colf e badanti, il datore
di lavoro non rilascia il modello CU perché
non obbligato, si dovranno determinare i giorni
comprendendo le festività, i riposi settimanali
e sottraendo i giorni per cui non spetta alcuna
retribuzione (esempio aspettativa senza corresponsione
di assegni).
 |
ATTENZIONE |
Qualora
il lavoratore dipendente abbia avuto diversi
rapporti di lavoro e non abbia chiesto
a ciascuno dei successivi sostituti dimposta
di effettuare il conguaglio (in presenza
quindi di più righi del quadro
C compilati), occorre indicare in questa
casella la somma dei giorni indicati nei
punti 6 della CU 2022. |
|
 |
ATTENZIONE |
Per i
periodi di contemporanea sussistenza di
due rapporti di lavoro (ad esempio due
part-time o un reddito da lavoro dipendente
ed uno di pensione), il relativo numero
di giorni compresi nei vari periodi deve
essere indicato una sola volta.
Infatti, le detrazioni per lavoro dipendente
spettano in misura ordinaria (non in misura
doppia), nei casi di contemporanea presenza
di due o più rapporti. |
|
- nella colonna 2 va indicato il numero
dei giorni relativi al periodo di pensione per
il quale è prevista la detrazione spettante per
i pensionati (365 per l’intero anno). In
particolare, se è stato indicato un solo reddito
di pensione, si può tener conto del numero di
giorni indicato nel punto 7 della CU2022.
Se sono stati indicati più redditi di pensione,
indicare in colonna 2 il numero totale dei giorni
tenendo conto che i giorni compresi in periodi
contemporanei devono essere considerati una sola
volta.
 |
ATTENZIONE |
Se sono
stati indicati oltre a redditi di lavoro
dipendente anche redditi di pensione,
la somma dei giorni riportati in colonna
1 ed in colonna 2 non può superare 365,
tenendo conto che quelli compresi in periodi
contemporanei vanno indicati una sola
volta. |
|
Sezione II – Altri redditi
assimilati a quelli di lavoro dipendente
Indicare in questa sezione, nei righi da C6 a C8,
gli altri redditi assimilati a quello di lavoro
dipendente per i quali spetta una detrazione d'imposta
non rapportata al periodo di lavoro.
Nella CU si trovano al punto 5 gli assegni periodici
percepiti dal coniuge o nel punto 766 per i
residenti a Campione di Italia, ad esclusione di
quelli destinati al mantenimento dei figli, in conseguenza
di separazione legale, di divorzio o annullamento
del matrimonio.
 |
ATTENZIONE |
La Corte
di Cassazione, con sentenza n. 11437 del
12/10/1999, pone in evidenza il carattere
della periodicità dell’assegno periodico
di mantenimento per poter essere qualificato
come reddito imponibile ai fini Irpef.
Infatti, se tale assegno viene corrisposto
non come somministrazione periodica ma
in un’unica soluzione è considerato
come attribuzione patrimoniale una tantum
anziché come reddito. In tal caso, l’esclusione
dalla tassazione ai fini Irpef dell’assegno
percepito dal beneficiario comporta l’impossibilità
per il coniuge erogante di portarlo in
deduzione dal proprio reddito, con la
conseguenza che su quest’ultimo
graverà la tassazione.
Non costituisce reddito l’assegno
familiare avente carattere risarcitorio,
concordato in sede di separazione, percepito
dal coniuge separato per quanto da questi
apportato al nucleo familiare durante
il matrimonio. |
|
 |
ATTENZIONE |
Al reddito
degli assegni del coniuge va aggiunto
anche il contributo casa,
che comprende gli importi stabiliti a
titolo di spese per il canone di locazione
e spese condominiali disposti dal giudice.
(Circ.17/E del 24/04/2015, sentenza Cassazione
13029 del 2013).
È importante sapere che se il provvedimento
dellautorità giudiziaria
non distingue la quota per lassegno
periodico destinata al coniuge da quella
per il mantenimento dei figli, lassegno
o il contributo casa si considerano
destinati al coniuge per metà del
loro importo. |
|
Gli altri redditi assimilati, indicati nel punto
4 della CU 2022 o nel punto 765 per i residenti
a Campione di Italia, possono essere:
a) gli assegni periodici comunque denominati alla
cui produzione non concorrono né capitale
né lavoro (assegni testamentari, alimentari
ecc...);
b) i compensi e le indennità corrisposti
dalle amministrazioni statali ed Enti pubblici territoriali
per lesercizio di pubbliche funzioni;
c) i compensi corrisposti ai giudici tributari,
ai giudici di pace e agli esperti del tribunale
di sorveglianza;
d) le indennità e gli assegni vitalizi percepiti
per lattività parlamentare, le indennità
percepite per le cariche pubbliche elettive (consiglieri
regionali, provinciali, comunali), e quelle percepite
dai giudici costituzionali;
e) le rendite vitalizie e le rendite a tempo determinato
costituite a titolo oneroso;
Le rendite derivanti da contratti stipulati sino
al 31 dicembre 2000 costituiscono reddito per il
60% dellammontare lordo percepito. Per i contratti
stipulati successivamente le rendite costituiscono
reddito per lintero ammontare.
f) i compensi corrisposti per lattività
libero professionale intramuraria svolta dal
personale dipendente del Servizio Sanitario Nazionale
di determinate categorie professionali nellambito
sanitario.
CASELLA Assegno del coniuge
Barrare questa casella se nella colonna 2 vengono
dichiarati gli assegni periodici percepiti dal coniuge
(indicati nel punto 5 del CU).
CASELLA Reddito
Riportare l’importo dei redditi percepiti
indicato nel punto 4 o nel punto 5 della CU.
CASELLA Altri dati
Indicare il codice:
-
1 per i compensi corrisposti per lattività
libero professionale intramuraria svolta dal
personale dipendente del Servizio Sanitario
Nazionale, se nel punto 8 (Categorie Particolari)
della Sezione Dati Anagrafici della
Certificazione Unica è indicato il codice
R;
-
5 che identifica i redditi prodotti
in euro dai residenti a Campione dItalia,
se nella CU 2022 sono compilati i punti da 765
o 766 o comunque se si hanno i requisiti per
fruire di tale agevolazione.
Sezione III – Ritenute
Irpef e addizionale regionale all’Irpef
L’art. 11 del Tuir determina le aliquote
e gli scaglioni di reddito sui quali applicarle:
TABELLA:
Scaglioni di reddito e aliquote Irpef
valide per il 2021 |
Reddito
|
Aliquota
%
|
Imposta
sui redditi intermedi
|
Imposta
sul limite massimo dello scaglione
|
Fino a €
15.000,00
|
23%
|
23% sull’intero
importo
|
3.450,00
|
Da € 15.001,00
a € 28.000,00
|
27%
|
3.450,00 + 27%
sulla parte eccedente 15.000,00
|
6.960,00
|
Da € 28.001,00
a € 55.000,00
|
38%
|
6.960,00 + 38%
sulla parte eccedente 28.000,00
|
17.220,00
|
Da € 55.001,00 a € 75.000,00
|
41%
|
17.220,00 + 41% sulla parte eccedente
55.000,00
|
25.420,00
|
Oltre €
75.001,00
|
43%
|
25.420 + 43%
sulla parte eccedente 75.000, 00
|
-
|
 |
|
Nel caso in cui a seguito delle detrazioni di legge
(per carichi di famiglia, per lavoro dipendente,
ecc.), l’Irpef ordinaria risulti pari a zero
o negativa, non sono dovute nemmeno
laddizionale regionale e comunale.
Quindi, posto che l’obbligo di assoggettamento
all’addizionale è previsto solo per i soggetti
per i quali è effettivamente dovuta l’Irpef
(cioè soggetti non a credito o con saldo zero),
sono esonerati dall’addizionale i possessori
di redditi:
 |
ATTENZIONE |
Con riferimento
alla singola imposta o addizionale, non
viene eseguito il versamento del debito
o il rimborso del credito dimposta
se limporto risultante dalla dichiarazione
non supera il limite di 12 euro. |
|
CASELLA Ritenute Irpef (Punto
21 CU 2022)
Indicare le ritenute subite sui redditi di lavoro
dipendente e assimilati, riportate nel punto
21 della CU 2022.
 |
ATTENZIONE |
Se il
contribuente ha ricevuto diverse CU 2022
che non sono state conguagliate nella
casella in esame occorre indicare la somma
delle ritenute riportate al punto 21 delle
diverse Certificazioni Uniche. |
|
In presenza di una CU 2022 che certifichi anche,
o esclusivamente, redditi derivanti da compensi
per lavori socialmente utili vedere il paragrafo
dedicato nella casella Reddito.
I lavoratori dipendenti e i pensionati che hanno
fruito della sospensione delle ritenute per
effetto delle disposizioni emanate a seguito di
eventi eccezionali, devono comunque indicare
gli importi totali delle stesse comprensivi di quelle
non operate per effetto dei provvedimenti di sospensione.
Devono indicare inoltre nel rigo F5 del quadro
F limporto che non è stato trattenuto.
CASELLA Ritenute Imposta Sostitutiva
R.I.T.A.
Indicare il totale delle ritenute dellimposta
sostitutiva sulla rendita integrativa temporanea
anticipata indicato nelle annotazioni alla CU 2022
con il codice AX. Questa colonna va compilata
solo se nella casella Casi particolari
del quadro C è indicato il codice 11.
CASELLA Ritenute Addizionale
Regionale (Punto 22 CU 2022)
Indicare lammontare delladdizionale
regionale trattenuta sui redditi di lavoro dipendente
e assimilati indicati nelle Sez. I e II.
Gli importi sono desumibili dal punto 22 della
CU 2022.
 |
ATTENZIONE |
Se il
contribuente ha ricevuto diverse CU che
non sono state conguagliate nella casella
in esame occorre indicare la somma delle
addizionali regionali riportate al punto
22 delle diverse Certificazioni Uniche. |
|
In presenza di una CU che certifichi anche, o esclusivamente,
redditi derivanti da compensi per lavori socialmente
utili vedere il paragrafo dedicato nella casella
Reddito.
I lavoratori dipendenti ed i pensionati che hanno
fruito della sospensione delladdizionale
regionale per effetto delle disposizioni emanate
a seguito di eventi eccezionali, devono comunque
indicare gli importi totali delle stesse comprensivi
di quelle sospese. Devono indicare inoltre nel rigo
F5 del quadro F limporto che non è
stato trattenuto.
Sezione IV - Ritenute addizionale
comunale all'Irpef
Nel modello 730/2022 viene ricalcolata sia laddizionale
comunale relativa ai redditi del 2021, sia lacconto
per i redditi 2022.
Per le aliquote dei vari comuni si rimanda al sito
dellAgenzia delle Entrate.
 |
ATTENZIONE |
Per laddizionale
comunale valgono le stesse regole di esenzione
elencate per laddizionale regionale. |
|
CASELLA Ritenute acconto Addizionale
Comunale 2021 (Punto 26 CU 2022)
Nel rigo C11 indicare l'acconto dell'addizionale
comunale sui redditi di lavoro dipendente e assimilati
indicati nelle Sezioni I e II, che si trovano al
punto 26 CU 2022.
CASELLA Ritenute saldo Addizionale
Comunale 2021 (Punto 27 CU 2022)
Nel rigo C12 indicare il saldo dell'addizionale
comunale sui redditi di lavoro dipendente e assimilati
indicati nelle Sezioni I e II (importo indicato
al punto 27 CU 2022).
CASELLA Ritenute acconto Addizionale
Comunale 2022 (Punto 29 CU 2022)
Nel rigo C13 indicare l'acconto dell'addizionale
comunale per l'anno 2022 sui redditi di lavoro dipendente
e assimilati rilevabili dal punto 29 della CU 2022.
 |
ATTENZIONE |
I lavoratori
dipendenti ed i pensionati che hanno fruito
della sospensione dell'addizionale comunale
all'Irpef per effetto delle disposizioni
emanate a seguito di eventi eccezionali,
devono comunque indicare gli importi totali
delle stesse comprensivi di quelle sospese.
Devono indicare inoltre nel rigo F5 del
quadro F l'importo che non è stato
trattenuto. |
|
Sezione V Riduzione
della pressione fiscale
Dal 1° luglio 2020 il bonus Irpef è
stato sostituito da un credito di 600 euro, detto
trattamento integrativo, che
spetta ai titolari di reddito di lavoro dipendente
e di alcuni redditi assimilati, il cui reddito complessivo
sia non superiore a 28.000 euro.
Dal 1° gennaio 2021 limporto del trattamento
integrativo è pari a 1.200 euro.
Sempre dal 1° luglio 2020 è riconosciuta
unulteriore detrazione
pari a 1.200 euro annui ai titolari di reddito di
lavoro dipendente e di alcuni redditi assimilati
di importo superiore a 28.000 euro. La detrazione
di 1.200 euro diminuisce a 960 euro per coloro che
hanno un reddito complessivo compreso tra euro 28.001
e 35.001, e decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento
dei 40.000 euro.
Alla formazione del reddito complessivo concorrono
le quote di reddito esenti dalle imposte sui redditi
previste per i ricercatori e docenti universitari
e per i lavoratori rientrati in Italia e limporto
delle locazioni assoggettate a cedolare secca.
Non concorrono le somme erogate a titolo di parte
integrativa della retribuzione (TFR).
Le due agevolazioni sono di norma attribuite dal
datore di lavoro in busta paga.
Chi presta lassistenza fiscale ricalcola lammontare
dei crediti spettanti tenendo conto di tutti i redditi
dichiarati ed effettua leventuale conguaglio.
 |
ATTENZIONE |
I suddetti
crediti spettano ai titolari di reddito da lavoro
dipendente e di alcuni redditi assimilati, la
cui imposta sia superiore alle detrazioni per
lavoro dipendente. |
CASELLA Codice (Punto 390 CU
2022)
Riportare nella presente casella il codice indicato
nel punto 391 della CU 2022:
- il codice 1 se il datore di lavoro ha
riconosciuto il bonus e lo ha erogato tutto o in
parte. In questo caso nella colonna 2 del rigo C14
va riportato limporto del bonus erogato dal
sostituto dimposta (punto 391 della CU);
- il codice 2 se il datore di lavoro non
ha riconosciuto il bonus. In questo caso non va
compilata la colonna 2 del rigo C14.
CASELLA Trattamento erogato
(Punto 391 CU 2022)
Indicare nella casella limporto del bonus
erogato dal sostituto dimposta, indicato nel
punto 391 della CU 2022.
 |
ATTENZIONE |
Non deve
mai essere riportato nel modello 730 limporto
del bonus riconosciuto ma non erogato,
indicato nel punto 392 della CU. |
|
CASELLA Esenzione ricercatori
e docenti
Se nel punto 462 della CU è indicato
il codice 1 inserire limporto
indicato nel punto 463 della stessa.
Se si fruisce in dichiarazione dellagevolazione
prevista per i docenti e ricercatori, riportare
lammontare indicato nelle annotazioni alla
CU con il codice BC per docenti e ricercatori. Se
nelle annotazioni alla CU non sono presenti tali
informazioni riportare la quota di reddito da lavoro
dipendente che non è stata indicata in dichiarazione.
CASELLA Esenzione Impatriati
Se nel punto 462 della CU è indicato
il codice 4, 6, 8, 9,
13 o 14 inserire limporto indicato
nel punto 463 della stessa.
Se si fruisce in dichiarazione dellagevolazione
prevista per gli impatriati, riportare lammontare
indicato nelle annotazioni alla CU con il codice
BD o CQ o CR o CS o CT o CU. Se nelle annotazioni
alla CU non sono presenti tali informazioni riportare
la quota di reddito da lavoro dipendente che non
è stata indicata nei righi da C1 a C3.
Sezione VI DETRAZIONE
PER COMPARTO SICUREZZA E DIFESA
Questa sezione è riservata al personale
militare delle Forze armate, compreso i Corpo delle
capitanerie di porto, e al personale delle Forze
di polizia ad ordinamento civile e militare in costanza
di servizio nel 2021, per il quale è stata
prevista una riduzione dellimposta sul reddito
delle persone fisiche.
Lagevolazione spetta ai lavoratori che nellanno
2018 hanno percepito un reddito. di lavoro dipendente
non superiore a 28.000 euro. La riduzione dimposta
è determinata dal datore di lavoro sul trattamento
economico accessorio erogato (punto 381 della CU
2022).
Qualora la detrazione dimposta non trovi capienza
nellimposta lorda determinata ai sensi dellarticolo
11 del TUIR, la parte eccedente può essere
fruita in detrazione dellimposta dovuta sulle
medesimi retribuzioni corrisposte nellanno
2021 ed assoggettate allaliquota a tassazione
separata di cui allarticolo 17 del Tuir.
Nel caso in cui il sostituto non abbia riconosciuto
tale detrazione al percepiente, il contribuente
può fruirne in dichiarazione se nelle annotazioni
alla CU 2022 è presente il codice BO.
La misura della riduzione e le modalità applicative
della stessa sono individuate annualmente con decreto
del Presidente del Consiglio dei Ministri.
CASELLA Fruita tassazione
ordinaria
Nella colonna 1 riportare limporto della
detrazione indicato nel punto 383 della CU 2022
o nel caso di più CU, la somma degli importi
indicati nei punti 383 di tutte le certificazioni
uniche.
CASELLA Non fruita tassazione
ordinaria
Nella colonna 2 riportare limporto della
detrazione indicato nel punto 384 della CU 2022
o nel caso di più CU, la somma degli importi
indicati nei punti 384 di tutte le certificazioni
uniche.
CASELLA Fruita tassazione
separata
Riportare limporto della detrazione indicato
nel punto 516 della CU 2022 o, nel caso di più
Certificazioni Uniche, la somma degli importi indicati
nei punti 516 di tutte le Certificazioni Uniche.
Stipendi, redditi e pensioni prodotti all'estero
Vanno dichiarati gli stipendi, le pensioni e i
redditi assimilati percepiti da contribuenti residenti
in Italia:
a) prodotti in un paese
estero con il quale non esiste convenzione contro
le doppie imposizioni;
b) prodotti in un paese
estero con il quale esiste convenzione contro le
doppie imposizioni in base alla quale tali redditi
devono essere assoggettati a tassazione sia in Italia
sia nello Stato estero;
c) prodotti in un paese
estero con il quale esiste convenzione contro le
doppie imposizioni in base alla quale tali redditi
devono essere assoggettati a tassazione solo in
Italia.
Nei casi elencati alle lettere a) e b) il contribuente
ha diritto al credito per le imposte pagate allestero
a titolo definitivo, ai sensi dellart.165
del Tuir. Nei casi previsti dalla lettera c) se
i redditi hanno subito un prelievo fiscale anche
nello Stato estero di erogazione, il contribuente,
residente nel nostro Paese, non ha diritto al credito
dimposta, ma al rimborso delle imposte pagate
nello Stato estero. Il rimborso va chiesto allautorità
estera competente in base alle procedure da questa
stabilite.
Si indicano qui di seguito, per alcuni Paesi, le
modalità di tassazione che riguardano gli
stipendi, i redditi e le pensioni percepiti da contribuenti
residenti in Italia.
Per il trattamento di stipendi e pensioni non compresi
nellelenco o provenienti da altri paesi è
necessario consultare le singole convenzioni.
1. Stipendi
Per quanto riguarda gli stipendi, pagati da un
datore di lavoro privato, in quasi tutte le convenzioni
(ad es. quelle con Argentina, Australia, Belgio,
Canada, Germania, Regno Unito, Spagna, Svizzera
e Stati Uniti) è prevista la tassazione esclusiva
in Italia quando esistono contemporaneamente le
seguenti condizioni:
-
il lavoratore residente in Italia presta la
sua attività nel Paese estero per meno di 183
giorni;
-
le remunerazioni sono pagate da un datore di
lavoro residente in Italia;
-
l’onere non è sostenuto da una stabile
organizzazione o base fissa che il datore di
lavoro ha nell’altro Stato.
Riguardo ai “183 giorni”, il
Ministero delle Finanze, aderendo alle indicazioni
dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione
e lo Sviluppo Economico) ha disposto l’adozione
del sistema denominato “metodo dei giorni
di presenza fisica”.
In base a tale metodo nel computo dei “183
giorni” vanno inclusi:
-
le frazioni di giorno, il giorno d’arrivo
e quello di partenza, nonché, se trascorsi nello
Stato in cui l’attività viene esercitata,
i sabati e le domeniche e i giorni festivi;
-
i giorni di ferie goduti nello Stato in cui
l’attività lavorativa viene esercitata:
* prima dell’esercizio dell’attività;
* durante l’esercizio dell’attività;
* dopo la cessazione dell’attività;
-
le brevi interruzioni (anche dovute a scioperi)
all’interno dello stato in cui le attività
sono svolte;
-
i congedi per malattia, a meno che tale malattia
non impedisca alla persona di lasciare il paese
quando avrebbe avuto, altrimenti, diritto ad
essere ivi esonerata dall’imposizione
dalle imposte sui redditi di lavoro dipendente;
-
i giorni trascorsi nel paese ove è svolta l’attività,
per le seguenti ragioni:
* decesso o malattia di un familiare;
* interruzione dovuta a scioperi o serrate;
* interruzione dovuta a ritardi delle consegne.
Si devono invece escludere:
-
la durata del tempo trascorso nel paese ove
è svolta l’attività, in transito tra due
luoghi situati al di fuori di detto paese, se
la durata è inferiore a 24 ore;
-
i giorni di ferie passati al di fuori del paese
in cui sono esercitate le attività;
-
le brevi interruzioni (per qualsiasi motivo
avvengano) che hanno luogo al di fuori del paese
in cui si esercita l’attività.
Lespressione stabile organizzazione
designa una sede fissa di affari in cui limpresa
esercita in tutto o in parte la sua attività.
Comprende in particolare:
una sede di direzione;
una succursale;
un ufficio;
unofficina;
un laboratorio, una miniera, una cava o altro
luogo di estrazione;
un cantiere di costruzione o di montaggio
la cui durata oltrepassa i dodici mesi.
2. Redditi prodotti all’estero in via
continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto
I redditi prodotti all'estero in via continuativa
e come oggetto esclusivo del rapporto non sono più
esclusi dalla base imponibile in seguito all'abrogazione
dell'art. 3 c. 3 lettera c) del TUIR.
Ai sensi del nuovo comma 8 bis dell'art. 51 del
TUIR il reddito dei dipendenti che nell'arco di
dodici mesi soggiornano nello stato estero per un
periodo superiore a 183 giorni, è determinato
sulla base delle retribuzioni convenzionali definite
annualmente con decreto del Ministro del Lavoro
e delle Politiche sociali. Per l'anno 2021, si fa
riferimento al decreto 23 marzo 2021, pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale n. 83 del 7 aprile 2021.
Si tratta di quei soggetti che pur avendo soggiornato
all'estero per più di 183 giorni sono considerati
residenti in Italia in quanto hanno mantenuto in
Italia i propri legami familiari ed il centro dei
propri interessi patrimoniali e sociali.
I redditi dei soggetti residenti nel territorio
dello stato derivanti da lavoro dipendente prestato
all'estero, in via continuativa e come oggetto esclusivo
del rapporto, in zone di frontiera ed in altri Paesi
limitrofi, sono imponibili ai fini IRPEF per l'anno
2021 per la parte eccedente 7.500 euro.
Se si richiedono prestazioni sociali agevolate alla
pubblica amministrazione, deve essere dichiarato
l'intero ammontare del reddito prodotto all'estero,
compresa quindi la quota esente, all'ufficio che
eroga la prestazione per la valutazione della propria
situazione economica.
 |
ATTENZIONE |
Se il
soggetto è fiscalmente residente all’estero,
il reddito prodotto nel paese straniero
non è sottoposto a tassazione in Italia.
Il contribuente deve essere in grado di
dimostrare il suo reale trasferimento
all’estero con ogni mezzo di prova
documentabile. |
|
3. Pensioni
Sono pensioni estere quelle corrisposte da un ente
pubblico o privato di uno Stato estero a seguito
del lavoro prestato e percepite da un residente
in Italia. Con alcuni Paesi sono in vigore convenzioni
contro le doppie imposizioni sul reddito, in base
alle quali le pensioni di fonte estera sono tassate
in modo diverso, a seconda che si tratti di pensioni
pubbliche o di pensioni private.
Sono pensioni pubbliche quelle pagate da uno Stato
o da una sua suddivisione politica o amministrativa
o da un ente locale. In linea generale tali pensioni
sono imponibili soltanto nello Stato da cui provengono.
Sono pensioni private quelle corrisposte da enti,
istituti od organismi previdenziali dei Paesi esteri
preposti all’erogazione del trattamento pensionistico.
In linea generale tali pensioni sono imponibili
soltanto nel paese di residenza del beneficiario.
Più in particolare, in base alle vigenti convenzioni
contro le doppie imposizioni, le pensioni erogate
ad un contribuente residente in Italia da enti pubblici
e privati situati nei seguenti Paesi sono così assoggettate
a tassazione:
-
Argentina – Regno Unito – Spagna
– Stati Uniti – Venezuela
Le pensioni pubbliche sono assoggettate
a tassazione solo in Italia se il contribuente
ha la nazionalità italiana.
Le pensioni private sono assoggettate a tassazione
solo in Italia.
-
Belgio – Germania
Le pensioni pubbliche sono assoggettate
a tassazione solo in Italia se il contribuente
ha nazionalità esclusivamente italiana e non
anche estera. Se il contribuente ha anche la
nazionalità estera la pensione viene tassata
solo in tale Paese.
Le pensioni private sono assoggettate a tassazione
solo in Italia.
-
Francia
Le pensioni pubbliche di fonte francese
sono di norma tassate solo in Francia. Tuttavia
le stesse sono assoggettate a tassazione solo
in Italia se il contribuente ha la nazionalità
italiana e non quella francese.
Le pensioni private francesi sono tassate, secondo
una regola generale, solo in Italia, tuttavia
le pensioni che la vigente Convenzione Italia-Francia
indica come pensioni pagate in base alla legislazione
di “sicurezza sociale” sono imponibili
in entrambi gli Stati.
-
Australia
Sia le pensioni pubbliche che le pensioni
private sono assoggettate a tassazione solo
in Italia.
-
Canada
Sia le pensioni pubbliche che quelle private
sono assoggettate a tassazione solo in Italia
se l'ammontare non supera il più elevato
dei seguenti importi: 10.000 dollari canadesi
o 6.197,48 euro.
Se viene superato tale limite le pensioni sono
tassabili sia in Italia che in Canada e in Italia
spetta il credito per l'imposta pagata in Canada
in via definitiva; nel caso siano state percepite
pensioni canadesi "di sicurezza sociale",
ad esempio la pensione OAS (Old Age Security)
esse sono tassabili esclusivamente in Canada.
-
Svizzera
Le pensioni pubbliche sono tassate solo
in Svizzera se il contribuente possiede la nazionalità
svizzera; in caso contrario sono tassate solo
in Italia. Le pensioni private sono tassate
solo in Italia. Le rendite corrisposte da parte
dellAssicurazione Svizzera per la vecchiaia
e per i superstiti (rendite AVS) non devono
essere dichiarate in Italia in quanto assoggettate
a ritenuta alla fonte a titolo di imposta. Le
rendite corrisposte da parte della gestione
della previdenza professionale per la vecchiaia,
i superstiti e linvalidità svizzera
(LPP), ivi comprese le prestazioni erogate dagli
enti o istituti svizzeri di prepensionamento,
maturate sulla base anche di contributi previdenziali
tassati alla fonte in Svizzera e in qualunque
forma erogate, non devono essere dichiarate
se assoggettate a ritenuta alla fonte a titolo
dimposta dallintermediario che le
ha erogate.
4. Borse di studio
Devono essere dichiarate le borse di studio percepite
da contribuenti residenti in Italia, a meno che
non sia prevista unesenzione specifica, quale
ad esempio quella stabilita per le borse di studio
corrisposte dalle Università ed Istituti
di istruzione universitaria (L. 30 novembre 1989,
n. 398).
La regola della tassazione in Italia si applica
generalmente anche sulla base delle Convenzioni
per evitare le doppie imposizioni sui redditi. Ad
esempio, con la Francia, la Germania, il Regno Unito
e gli Stati Uniti, è previsto che se un contribuente
residente in Italia soggiorna per motivi di studio
in uno degli Stati esteri considerati ed è
pagato da un soggetto residente nel nostro Paese,
è tassabile soltanto in Italia; se invece
la borsa di studio è pagata da un soggetto
residente nello Stato estero di soggiorno, questultimo
può tassare il reddito ma il contribuente
deve dichiararlo anche in Italia e chiedere il credito
per limposta pagata allestero.
QUADRO D - ALTRI REDDITI
Indicazioni generali
In questo quadro andranno indicate le seguenti
categorie di reddito:
-
redditi di capitale (Sez. I: Righi D1 –
D2);
-
redditi di lavoro autonomo (Sez. I: Rigo
D3);
-
redditi diversi per i quali è prevista
la detrazione (Sez. I: Rigo D4);
-
redditi derivanti da attività occasionale
(Sez. I: Rigo D5)
-
redditi soggetti a tassazione separata (Sez.
II: Righi D6– D7).
Sezione I – Redditi di
capitale, lavoro autonomo e redditi diversi
Redditi di capitale
Tutti gli utili derivanti da partecipazioni sia
qualificate che non subiscono una tassazione a titolo
di imposta nella misura del 26%. Non vanno quindi
più inseriti in dichiarazione dei redditi.
 |
ATTENZIONE |
Si definiscono
partecipazioni qualificate quelle consentono
una percentuale di voto superiore al 2%
o che siano relative a una partecipazione
al capitale (patrimonio) superiore al
5%, per le società quotate in borsa.
Se lo strumento finanziario non è
quotato su mercati regolamentati le percentuali
salgono, rispettivamente, al 20% (diritto
di voto) e al 25% (patrimonio).
Si definiscono partecipazioni non qualificate
quelle che hanno uno soglia pari o inferiore
alle percentuali previste per quelle qualificate. |
|
La legge di bilancio 2018 ha previsto un periodo
transitorio durante il quale agli utili prodotti
fino allesercizio in corso al 31 dicembre
2017 e la cui distribuzione è deliberata
dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2022 continua
ad applicarsi la disciplina previgente.
Dal 1° gennaio 2020, gli utili distribuiti
alle società semplici alle persone fisiche
residenti in relazione a partecipazioni, qualificate
e non qualificate, non relative allimpresa
ai sensi dellart. 65 del TUIR, sono soggetti
a tassazione con applicazione della ritenuta alla
fonte.
 |
ATTENZIONE |
In questo
quadro non devono essere dichiarati i
redditi di capitale soggetti a ritenuta
alla fonte a titolo dimposta o ad
imposta sostitutiva. |
|
Rigo D1 Utili, ed altri proventi
equiparati
Nel rigo D1 vanno indicati gli utili e gli altri
proventi equiparati, in qualunque forma corrisposti
da società di capitali o enti commerciali, residenti
e non residenti, riportati nell’apposita certificazione.
CASELLA Tipo di reddito
Nella prima colonna bisogna indicare:
-
il codice 1, in caso di utili e altri
proventi equiparati di natura qualificata corrisposti
da imprese residenti in Italia ovvero residenti
o domiciliate in Stati o Territori aventi un
regime fiscale non privilegiato formatisi fino
all'esercizio in corso al 31 dicembre 2007 (PUNTO
28 CUPE);
-
il codice 2, in caso di utili e di altri
proventi equiparati di natura qualificata corrisposti
da imprese residenti o domiciliate in Stati
aventi un regime fiscale privilegiato;
-
il codice 3, in caso di utili e di altri
proventi equiparati di natura non qualificata
provenienti da imprese residenti o domiciliate
in Stati aventi un regime fiscale privilegiato,
i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati;
-
il codice 4, in caso di utili di natura
qualificata provenienti da imprese residenti
o domiciliate in Stati che hanno un regime fiscale
privilegiato, prodotti fino allesercizio
in corso al 31 dicembre 2007, per i quali è
stato rilasciato parere favorevole dallAgenzia
delle Entrate a seguito di interpello (proposto
ai sensi del comma 3 dellart. 47-bis del
Tuir);
-
il codice 5, in caso di utili corrisposti
da imprese residenti in Italia o in Stati aventi
un regime fiscale non privilegiato formatisi
con utili prodotti a partire dallesercizio
successivo a quello in corso al 31 dicembre
2007 e fino allesercizio in corso al 31
dicembre 2016; (PUNTO 29 CUPE);
-
il codice 6, in caso di utili di natura
qualificata provenienti da imprese residenti
in Stati che hanno un regime fiscale privilegiato,
per i quali è stato rilasciato parere
favorevole dallAgenzia delle Entrate a
seguito di interpello (proposto ai sensi del
comma 3 dellart. 47-bis del Tuir), prodotti
a partire dallesercizio successivo a quello
in corso al 31 dicembre 2007e fino allesercizio
in corso al 31 dicembre 2016;
-
il codice 7, in caso di utili e di
altri proventi, che andrebbero indicati con
il codice 2, per i quali il contribuente intenda
far valere la sussistenza sin dal primo periodo
di possesso della partecipazione , della condizione
di cui al comma 2 lett. b, dellart. 47-bis
del Tuir, qualora non abbia presentato listanza
di interpello prevista dal comma 3 del medesimo
articolo, o, avendola presentata, non abbia
ricevuto risposta favorevole, formatisi con
utili prodotti fino allesercizio in corso
al 31 dicembre 2007;
-
il codice 8, in caso di utili che andrebbero
indicati con il codice 2, per i quali il contribuente
intenda far valere la sussistenza sin dal primo
periodo di possesso della partecipazione, della
condizione di cui al comma 2 lett. b, dellart.
47-bis del Tuir, qualora non abbia presentato
listanza di interpello prevista dal comma
3 del medesimo articolo ovvero, avendola presentata,
non abbia ricevuto risposta favorevole, formatisi
con utili prodotti a partire dallesercizio
successivo a quello in corso al 31 dicembre
2007 e fino allesercizio in corso al 31
dicembre 2016;
-
il codice 9, in caso di utili corrisposti
da imprese residenti in Italia ovvero residenti
in Stati aventi un regime fiscale non privilegiato,
formatisi con utili prodotti a partire dallesercizio
successivo a quello in corso al 31 dicembre
2016 e fino allesercizio in corso al 31/12/2017;
(PUNTO 30 CUPE);
-
il codice 10, in caso di utili che andrebbero
indicati con il codice 2, ma per i quali sia
stato dimostrato il rispetto, sin dal primo
periodo di possesso della partecipazione, della
condizione di cui al comma 2 lett. b, dellart.
47-bis del Tuir, e sia stato rilasciato parere
favorevole dallAgenzia delle entrate a
seguito di interpello proposto ai sensi del
comma 3 del medesimo articolo formatisi con
utili prodotti a partire dallesercizio
successivo a quello in corso al 31 dicembre
2016 e fino allesercizio in corso al 31
dicembre 2017;
-
il codice 11, in caso di utili che andrebbero
indicati con il codice 2, per i quali il contribuente
intenda far valere la sussistenza sin dal primo
periodo di possesso della partecipazione, della
condizione di cui al comma 2 lett. b, dellart.
47-bis del Tuir, qualora non abbia presentato
listanza di interpello prevista dal comma
3 del medesimo articolo ovvero, avendola presentata,
non abbia ricevuto risposta favorevole, formatisi
con utili prodotti a partire dallesercizio
successivo a quello in corso al 31 dicembre
2016.
CASELLA Redditi
Nella colonna 2 bisogna indicare:
-
il 40% della somma degli utili inseriti
nei punti 28, 31, 34 e 37 del CUPE se
è stato indicato il codice 1, 4 o
7 nella colonna 1;
-
il 49,72% della somma degli utili inseriti
nei punti 29, 32 e 35 del CUPE, se è
stato indicato il codice 5, 6 o 8 nella
colonna 1;
-
il 58,14% della somma degli utili inseriti
nei punti 30, 33 e 36 del CUPE, se nella
colonna 1 è stato indicato il codice
9, 10 o 11;
-
il 100% della somma degli utili corrisposti
da imprese residenti in Stati aventi un regime
fiscale privilegiato (cosiddetta Black list),
desumibili dalla relativa certificazione degli
utili ai punti da 28 a 37, se è
stato indicato il codice 2 o 3 nella
colonna 1.
CASELLA Ritenute
Nella colonna 4 bisogna indicare l’importo
complessivo delle ritenute d’acconto subite,
rilevabili dal punto 41 del CUPE.
 |
ATTENZIONE |
Nel caso
in cui al percipiente sia stata rilasciata
più di una certificazione da inserire
nel rigo D1 con lo stesso codice, è necessario
sommare i singoli importi relativi agli
utili e alle ritenute riportati nelle
singole certificazioni. |
|
 |
ATTENZIONE |
Nel caso
in cui siano stati percepiti utili e/o
proventi per i quali è necessario indicare
diversi codici, occorrerà compilare righi
distinti. |
|
Redditi di capitale di fonte estera
Si sottolinea che i dividendi, le plusvalenze o
altri redditi di capitale di fonte estera, che non
vengono percepiti da un intermediario italiano non
devono essere inseriti nel modello 730, ma nei quadri
aggiuntivi del modello Redditi.
Più precisamente, i contribuenti che si
avvalgono dellassistenza fiscale devono presentare
anche:
Il quadro RT del modello Redditi
2022 PF se hanno realizzato plusvalenze per la vendita
di azioni o partecipazione, senza avere optato per
il regime amministrato o gestito da un intermediario
italiano.
Il quadro RM del modello Redditi
2022 PF se hanno percepito dividendi direttamente
dallestero, senza il tramite di un intermediario
italiano
Il quadro RW del modello Redditi
2022 PF, se hanno detenuto investimenti allestero
o attività estere di natura finanziaria.
Il quadro RM e RT e RW devono essere presentati
agli uffici nei modi e nei termini previsti per
il modello Redditi 2022 PF.
Sostanzialmente i dividendi esteri vanno inseriti
nel rigo D1 solo se il contribuente presenta il
modello CUPE. Limporto da inserire dai punti
da 28 a 37 della certificazione come spiegato
nei paragrafi precedenti.
Rigo D2 Altri redditi di capitale
In questo rigo vanno riportati gli altri redditi
di capitale, percepiti nel 2021, al lordo delle
eventuali ritenute a titolo di acconto.
CASELLA Tipo di reddito
Nella colonna 1 "tipo di reddito"
va indicato:
-
il codice 1 in caso di interessi e di
altri proventi derivanti da capitali dati a
mutuo e da altri contratti (depositi e conti
correnti), compresa la differenza tra la somma
percepita alla scadenza e quella data a mutuo
o in deposito ovvero in conto corrente.
Si precisa che tali interessi si presumono percepiti,
salvo prova contraria, alle scadenze e nella
misura pattuita e che, nel caso in cui le scadenze
non risultino stabilite per iscritto, gli interessi
si presumono percepiti per lammontare
maturato nel periodo dimposta.
Se la misura degli interessi non è determinata
per iscritto, gli stessi devono essere calcolati
al saggio legale.
-
il codice 2 in caso di rendite perpetue
dovute a titolo di corrispettivo per il trasferimento
di un immobile o per la cessione di un capitale,
oppure imposte quali oneri al donatario (art.1861
c.c.) e le prestazioni annue perpetue a qualsiasi
titolo dovute, anche se disposte per testamento
(art.1869 c.c.);
-
il codice 3 in caso di compensi percepiti
per la prestazione di garanzie personali (fideiussioni)
o reali (pegni o ipoteche) assunte in favore
di terzi;
-
il codice 4 in caso di redditi corrisposti
dalle società o dagli enti che hanno
per oggetto la gestione, nellinteresse
collettivo della pluralità di soggetti,
di masse patrimoniali costituite con somme di
denaro o beni affidati da terzi o provenienti
dai relativi investimenti, compresa la differenza
tra lammontare ricevuto alla scadenza
e quello affidato in gestione. Devono essere
inoltre inclusi i proventi derivanti da organismi
di investimento collettivo in valori mobiliari
di diritto estero conformi alle direttive comunitarie;
 |
ATTENZIONE |
Con questo
codice vanno dichiarati anche i redditi
derivanti da ETF NON ARMONIZZATI, anche
se già assoggettati a ritenuta
dacconto del 20% dalla società
che li emette. I dati vanno recuperati
dalla certificazione rilasciata dallente
erogante. |
|
-
il codice 5 in caso di altri interessi,
esclusi quelli aventi natura compensativa, diversi
da quelli sopra indicati e ogni altro provento
in misura definitiva derivante dallimpiego
di capitale, nonché degli altri proventi
derivanti da altri rapporti aventi per oggetto
limpiego del capitale esclusi i rapporti
attraverso cui possono essere realizzati differenziali
positivi e negativi in dipendenza di un evento
incerto, nonché dei proventi derivanti
da operazioni di riporto e pronti contro termine
su titoli che concorrono a formare il reddito
complessivo del contribuente, ovvero dei proventi
derivanti dal mutuo di titoli garantito che
concorrono a formare il reddito complessivo
del contribuente. In questo rigo vanno indicati
anche gli interessi di mora e per dilazione
di pagamento relativi a redditi di capitale;
-
il codice 6, in caso di proventi conseguiti
in sostituzione dei redditi di capitale, anche
per effetto della cessione dei relativi crediti,
e delle indennità conseguite, anche in
forma assicurativa, a titolo di risarcimento
di danni consistenti nella perdita dei redditi
stessi;
-
il codice 7, in caso di utili derivanti
da contratti di associazione in partecipazione
e cointeressenza di cui allart.44, c.1
lett. f), del Tuir se dedotti dallassociante
in base alle norme del Tuir vigenti anteriormente
alla riforma dellimposizione sul reddito
delle società di cui al D. Lgs.344/03;
-
il codice 8, in caso di redditi imputati
per trasparenza dai fondi immobiliari diversi
da quelli di cui al comma 3 dellart.32
del decreto legge 31 maggio n.78, ai partecipanti,
diversi dai soggetti indicati nel suddetto comma
3, che possiedono quote di partecipazione in
misura superiore al 5 per cento del patrimonio
del fondo alla data del 31 dicembre 2017 o se
inferiore al termine del periodo di gestione
del fondo.
I redditi compresi nelle somme o nel valore normale
dei beni attribuiti alla scadenza dei contratti
o dei titoli di cui ai codici 1, 4 e 7 se il periodo
di durata è inferiore a cinque anni, devono
essere dichiarati nel presente quadro; qualora invece
il periodo di durata sia superiore a cinque anni,
i predetti redditi devono essere dichiarati nel
rigo D7, con il codice 8 e assoggettati a tassazione
separata (salvo opzione per la tassazione ordinaria).
CASELLA Reddito
Nella colonna 2 "redditi" deve
essere indicato l’importo relativo alla tipologia
di reddito indicato.
CASELLA Ritenute
Indicare nella colonna 4 "ritenute"
l’importo totale delle ritenute d’acconto
subite.
Rigo D3 Redditi derivanti da
attività assimilate al lavoro autonomo
Per i redditi derivanti da attività assimilate
al lavoro autonomo, sono previste delle detrazioni
dallimposta lorda che vengono riconosciute
dal soggetto che presta assistenza fiscale.
Reddito
complessivo
|
Importo
detrazione
|
Non superiore a 4.800 €
|
1.104 €
|
Compreso tra 4.801 e 55.000
€
|
1.104x(55.000-reddito complessivo)/50.200
|
Oltre 55.000 €
|
0
|
Il reddito complessivo è al netto dell'abitazione
principale e relative pertinenze. Nel reddito complessivo
è compreso anche il reddito dei fabbricati
assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni.
TABELLA
DI RACCORDO TRA CERTIFICAZIONE UNICA 2022 LAVORO
AUTONOMO E RIGHI DA D3 A D5 DEL QUADRO D DEL
MODELLO 730/2022 |
CAUSALE
INDICATA NEL PUNTO 1 DELLA CU
|
RIGO E CODICE DA
INDICARE
NEL QUADRO D
|
TIPOLOGIA DI REDDITO
|
B
|
D3 codice
1
|
Proventi
che derivano dallutilizzazione economica
di opere dellingegno e di invenzioni industriali
da parte dellautore o inventore |
C
|
D3 codice
3
|
Redditi
che derivano dai contratti di associazione in
partecipazione e di cointeressenza agli utili
se lapporto è costituito esclusivamente
dalla prestazione di lavoro |
D
|
D3 codice
3
|
Utili spettanti
ai soci promotori ed ai soci fondatori delle
società di capitali |
E
|
D3 codice 2
|
Redditi
che derivano dallattività di levata
dei protesti esercitata dai segretari comunali |
L
|
D4 codice
6
|
Redditi
derivanti dallutilizzazione economica
di opere dellingegno, di brevetti industriali,
percepiti dagli aventi causa a titolo gratuito
(ad esempio eredi e legatari) |
L1
|
D4 codice
6
|
Redditi
derivanti dallutilizzazione economica
di opere dellingegno, di brevetti industriali,
percepiti da soggetti che abbiano acquistato
a titolo oneroso i diritti alla loro utilizzazione |
M
|
D5 codice
2
|
Redditi
derivanti da attività di lavoro autonomo
occasionale |
M1
|
D5 codice
3
|
Redditi
derivanti dallassunzione di obblighi di
fare, non fare, permettere |
M2
|
D5 codice
2
|
Redditi
derivanti da prestazioni di lavoro autonomo
non esercitate abitualmente per le quali sussiste
lobbligo di iscrizione alla Gestione Separata
ENPAPI |
N
|
D4 codice
7
|
Indennità
di trasferta, rimborsi forfetari di spesa, premi
e compensi erogati ai direttori artistici e
ai collaboratori tecnici per prestazioni di
natura non professionale da parte di cori, bande
musicali e filodrammatiche che perseguono finalità
dilettantistiche, attività sportive dilettantistiche |
O
|
D5 codice
2
|
Redditi
derivanti da attività di lavoro autonomo
occasionale, per le quali non sussiste lobbligo
di iscrizione alla gestione separata (Cir. INPS
n. 104/2001) |
O1
|
D5 codice
3
|
Redditi
derivanti dallassunzione di obblighi di
fare, non fare, permettere, per le quali non
sussiste lobbligo di iscrizione alla gestione
separata (Cir. INPS n. 104/2001) |
V1
|
D5 codice
1
|
Redditi
derivanti da attività commerciali non
esercitate abitualmente |
 |
CASELLA Altri dati
Indicare il codice 5 che identifica
i redditi prodotti in euro dai residenti a Campione
dItalia se si hanno i requisiti per fruire
di tale agevolazione.
CASELLA Tipo di reddito
Deve essere indicato il tipo di reddito
contraddistinto dai seguenti codici numerici:
Tipo di reddito: 1. (rigo
D3)
In questo rigo si inseriscono i proventi relativi
ai diritti dautore.
Si tratta di compensi percepiti nellanno anche
in via occasionale dallautore o dallinventore
per la cessione di opere e invenzioni, tutelate
dalle norme sul diritto dautore, conseguiti
anche in via occasionale quali:
 |
ATTENZIONE |
Questi proventi sono contraddistinti
dalla lettera B nel punto
1 Causale della CU
Lavoro autonomo.
|
|
 |
ATTENZIONE |
Su questi redditi viene applicata una
riduzione forfetaria nella misura del
25%, che diventa del 40% per i contribuenti
di età inferiore a 35 anni.
Nel 730 va sempre inserito il reddito
lordo (punto 4 CU lavoro autonomo).
Il programma calcolerà la deduzione
spettante.
|
|
Tipo di reddito 2. (rigo
D3)
Inserire qui i compensi derivanti dallattività
di levata protesti esercitata dai segretari comunali,
contraddistinti dalla lettera E nel
punto 1 Causale della CU 2022
Lavoro autonomo.
 |
ATTENZIONE |
I compensi elencati vanno indicati
al lordo della riduzione forfetaria
spettante nella misura del 15% per questi
redditi.
|
|
Tipo di reddito 3. (rigo
D3)
Inserire qui i redditi derivanti dai contratti
di associazione in partecipazione agli utili se
lapporto è costituito esclusivamente
dalla prestazione di lavoro e per gli utili spettanti
ai promotori e ai soci fondatori di società
per azioni, in accomandita per azioni e a responsabilità
limitata.
 |
ATTENZIONE |
Questi
redditi sono contraddistinti dalla lettera
C o D nel punto
1 Causale della Certificazione
Unica 2022 Lavoro autonomo. |
|
CASELLA Redditi
Indicare limporto del reddito percepito nel
corso del 2021 al lordo delle ritenute subite, desumibile
dal punto 4 della CU- lavoro autonomo, che
deve essere obbligatoriamente rilasciata dal sostituto
dimposta.
 |
ATTENZIONE |
Nel 730
va sempre inserito il reddito lordo (punto
4 CU lavoro autonomo). Il programma calcolerà
la deduzione spettante. |
|
CASELLA Ritenute
Indicare limporto delle ritenute di acconto
subite, indicate nel punto 9 della CU-lavoro autonomo.
Rigo D4 Redditi diversi
CASELLA Cedolare secca
Se il proprietario di un immobile lo ha concesso
in comodato duso ad un terzo che decide di
affittare limmobile con locazioni brevi (inferiori
a 30 giorni), il proprietario indicherà limmobile
nel quadro B con il codice 9, mentre il canone di
locazione deve essere dichiarato dal comodatario
in questo quadro.
 |
ATTENZIONE |
Dallanno
dimposta 2021 il comodatario che
affitta più di 4 fabbricati con
locazioni brevi non può presentare
il 730 ma è obbligato a presentare
il modello Redditi PF, perché lattività
di locazione, in questo caso, viene considerata
imprenditoriale. |
|
Per questo tipo di contratti, che non devono essere
registrati, è possibile esercitare in sede
di dichiarazione lopzione per la cedolare
secca, barrando questa casella.
 |
ATTENZIONE |
La casella
può essere barrata solo se nella
casella 120 è indicato il codice
10. |
|
CASELLA Tipo di reddito
In questa casella deve essere indicato il tipo
di reddito, dichiarato nel rigo in esame, contraddistinto
dai seguenti codici numerici:
Tipo di reddito 1. (rigo
D4)
Da utilizzare per indicare i corrispettivi
percepiti per la vendita, anche parziale, dei
terreni o degli edifici a seguito della lottizzazione
dei terreni o dellesecuzione di opere intese
a rendere i terreni stessi edificabili.
Per lottizzazione si intende non solo il mero frazionamento
dei terreni, ma qualsiasi utilizzazione del suolo
che, indipendentemente dal frazionamento fondiario
e dal numero dei proprietari, preveda la realizzazione
contemporanea o successiva di una pluralità
di edifici a scopo residenziale, turistico o industriale.
Tipo di reddito 2. (rigo
D4)
Per i corrispettivi percepiti per
la cessione a titolo oneroso di beni immobili
acquistati (compresi i terreni agricoli)
o costruiti da non più di 5 anni, con
esclusione di quelli acquisiti per successione e
delle unità immobiliari urbane che per la
maggior parte del periodo intercorso tra lacquisto
o la costruzione e la cessione sono state adibite
ad abitazione principale del cedente o dei suoi
familiari.
In caso di cessione a titolo oneroso di immobili
ricevuti per donazione ai fini della individuazione
del periodo di cinque anni occorre far riferimento
alla data di acquisto o costruzione degli immobili
da parte del donante.
 |
ATTENZIONE |
Non vanno
indicati se sulle plusvalenze realizzate
è stata applicata e versata a cura
del notaio, allatto della cessione,
limposta sostitutiva. |
|
Tipo di reddito 3. (rigo
D4)
Per i proventi derivanti dalla concessione
in usufrutto e dalla sublocazione di beni immobili
nonché dallaffitto, locazione, noleggio
o concessione in uso di veicoli, macchine e altri
beni mobili.
 |
ATTENZIONE |
Per le
sublocazioni brevi e per la locazione
di immobili ricevuti in comodato indicare
il codice 10. |
|
Tipo di reddito 4. (rigo
D4)
Per i redditi di natura fondiaria
non determinabili dal catasto (censi, decime, quartesi,
livelli, altri redditi consistenti in prodotti del
fondo e commisurati ai prodotti stessi) compresi
quelli dei terreni dati in affitto per usi non agricoli.
Tipo di reddito 5. (rigo
D4)
Per i redditi dei terreni e fabbricati
situati allestero, diversi da quelli da
indicare col codice 8.
La regola generale in materia è che:
 |
ATTENZIONE |
Limmobile
non va dichiarato se nello Stato estero
non è tassabile e il contribuente
non ha percepito alcun reddito. Se nello
Stato estero limmobile è
tassabile con tariffe destimo o
criteri simili, va indicato limporto
che risulta dalla valutazione effettuata
allestero, ridotto delle spese eventualmente
riconosciute. |
|
Se il contribuente percepisce un canone di locazione
derivante dallaffitto di immobili situati
allestero:
-
se il paese estero in cui è ubicato
limmobile assoggetta ad imposizione il
reddito derivante dalla locazione il contribuente
italiano deve dichiarare tale reddito nella
misura di quanto dichiarato nello stato estero,
senza alcuna deduzione di spesa. In questo
caso al contribuente spetta il credito per le
imposte pagate allestero (art.165 Tuir);
-
se, invece, il reddito derivante dal canone
di locazione non è soggetto ad imposta
sui redditi nello Stato di ubicazione dellimmobile
il contribuente deve dichiarare lammontare
del canone percepito ridotto del 15% a titolo
di deduzione forfetaria delle spese.
Tipo di reddito 6. (rigo
D4)
Per i redditi derivanti dallutilizzazione
economica di opere dellingegno, di brevetti
industriali e di processi, formule e informazioni
relative ad esperienze acquisite in campo industriale,
commerciale o scientifico, che sono percepiti
dagli aventi causa a titolo gratuito (ad es.
eredi e legatari dellautore o inventore) o
da soggetti che abbiano acquistato a titolo oneroso
i diritti alla loro utilizzazione. Chi ha acquisito
il reddito a titolo gratuito deve dichiararlo per
intero e non ha diritto a deduzione di spesa. Chi
ha acquistato il reddito a titolo oneroso deve dichiarare
limporto percepito, ridotto in misura forfettaria
del 25%.
 |
ATTENZIONE |
Questi
redditi sono contraddistinti dalla lettera
L o L1 nel punto
1 Causale della CU
Lavoro autonomo. |
|
Tipo di reddito 7. (rigo
D4)
Indicare qui i redditi percepiti:
-
per le indennità di trasferta, i rimborsi
forfetari di spesa, i premi e i compensi erogati
ai direttori artistici e ai collaboratori tecnici
per prestazioni di natura non professionale
da parte di cori, bande musicali e filodrammatiche
che perseguono finalità dilettantistiche,
e di quelli erogati nellesercizio diretto
di attività sportive dilettantistiche
dal CONI, dalle federazioni sportive nazionali,
dal Ministero delle politiche agricole alimentari,
forestali e del, dagli enti di promozione sportiva,
e da qualunque organismo comunque denominato
che persegua finalità sportive dilettantistiche
e che da essi sia riconosciuto.
 |
ATTENZIONE |
Queste
somme sono contraddistinte dalla lettera
N nel punto 1 Causale
della CU Lavoro autonomo. |
|
 |
ATTENZIONE |
Questi
compensi vanno indicati nella dichiarazione
dei redditi solo se superano complessivamente
euro 10.000,00. |
|
Per queste tipologie reddituali è stato
stabilito un particolare regime di tassazione:
-
i primi euro 10.000,00, complessivamente
percepiti nel periodo di imposta non concorrono
alla formazione del reddito;
-
sugli ulteriori euro 20.658,28 è
operata una ritenuta a titolo di imposta (aliquota
del 23%);
-
sulle somme eccedenti, è operata
una ritenuta a titolo dacconto (con aliquota
del 23%).
 |
Limiti
di reddito
|
Imponibilità
|
Ritenuta
|
Fino a €
10.000
|
No
|
-
|
Oltre €
10.000 Fino a € 30.658
|
Si
|
A titolo d’imposta
|
Oltre €
30.658
|
Si
|
A titolo d’acconto
|
 |
|
 |
ATTENZIONE |
La parte
imponibile assoggettata a ritenuta a titolo
d’imposta concorre alla formazione
del reddito complessivo ai soli fini della
determinazione delle aliquote per scaglioni
di reddito. |
|
 |
ATTENZIONE |
Sono
esclusi dall’imposizione fiscale
i rimborsi di spese documentate relative
al vitto, all’alloggio, al viaggio
e al trasporto sostenute in occasione
di prestazioni effettuate fuori dal territorio
comunale. |
|
Tipo di reddito 8. (rigo D4)
Indicare i redditi degli immobili
situati allestero non locati per i quali è
dovuta lIVIE e dei fabbricati adibiti ad abitazione
principale. Limmobile non va dichiarato se
nello Stato estero non è tassabile e il contribuente
non ha percepito alcun reddito; se nello Stato estero
limmobile è tassabile con tariffe destimo
o criteri simili, va indicato limporto che
risulta dalla valutazione effettuata allestero,
ridotto delle spese eventualmente riconosciute.
Tipo di reddito 9. (rigo
D4)
Indicare gli altri redditi diversi
sui quali non è stata applicata alcuna ritenuta,
ad esempio vincite conseguite allestero per
effetto della partecipazione a giochi on line.
Tipo di reddito 10. (rigo
D4)
Indicare limporto riportato al punto 14 della
CU 2022 Locazioni brevi della Certificazione
solo se risulta barrato il punto 16 (locatore non
proprietario).
Se si è in possesso di più CU
Locazioni brevi occorre indicare la somma dei corrispettivi
lordi incassati nel 2021. È comunque possibile
esporre i dati anche in forma analitica indicando
i redditi relativi a ciascuna locazione in moduli
diversi.
 |
ATTENZIONE |
Nel caso
in cui si debbano dichiarare redditi che
vanno inseriti con codici differenti,
il contribuente dovrà necessariamente
utilizzare tanti modelli 730 quante sono
le tipologie di reddito da indicare nel
presente rigo. |
|
Tipo di reddito 11. (rigo D4)
Indicare il codice 7 per i redditi
che sono stati prodotti a Campione dItalia.
CASELLA Redditi
Indicare limporto del reddito percepito nel
corso del 2021 al lordo delle ritenute subite, rilevabile
dalla CU-lavoro autonomo o CU-locazioni brevi
rilasciata dal sostituto dimposta o da idonea
documentazione, come indicato nelle pagine precedenti.
CASELLA Spese
Indicare le spese specificamente inerenti
la produzione dei redditi contraddistinti
dai codici 1, 2, 3 e 10.
 |
ATTENZIONE |
L’indicazione
del dato con tipo di reddito diverso dai
precedenti non consente di liquidare le
imposte. |
|
Se nella casella “Tipo di reddito”
sono stati indicati i codici 1 o 2 le spese
sono costituite dal prezzo di acquisto o dal costo
di costruzione del bene ceduto, aumentato da ogni
altro costo inerente.
In particolare, per i terreni che costituiscono
oggetto di lottizzazione o di opere intese a renderli
edificabili, se gli stessi sono stati acquistati
oltre 5 anni prima dellinizio delle citate
operazioni, si assume come prezzo il valore normale
del terreno al quinto anno anteriore.
Per i terreni acquisiti a titolo gratuito e per
i fabbricati costruiti acquisiti a titolo gratuito
si tiene conto del valore normale del terreno alla
data di inizio delle operazioni che danno luogo
a plusvalenza.
Se la percezione dei corrispettivi non avviene interamente
nello stesso periodo dimposta, le spese vanno
calcolate proporzionalmente ai corrispettivi percepiti
nel periodo dimposta, anche se già
sostenute, con ulteriore loro scomputo proporzionale
in occasione della dichiarazione degli altri importi
dei periodi dimposta in cui ha luogo la relativa
percezione.
Le spese e gli oneri da indicare nella presente
casella non possono superare in ogni caso i relativi
corrispettivi e, nellambito di ciascun corrispettivo,
quelli sostenuti per ognuna delle operazioni eseguite.
Il contribuente è tenuto a compilare e a
conservare un apposito prospetto indicante per ciascuno
dei redditi contraddistinti dai codici 1, 2 e 3
per ognuna delle operazioni eseguite lammontare
lordo dei corrispettivi, limporto delle spese
inerenti a ciascuna delle operazioni stesse e il
reddito conseguito. Questo prospetto, se richiesto,
dovrà essere esibito o trasmesso allufficio
dellAgenzia delle Entrate competente.
 |
ATTENZIONE |
Le spese
non possono essere indicate se sono stati
inseriti redditi per locazioni brevi col
codice 10 ed è stata barrata la
colonna 2 Cedolare secca. |
|
CASELLA Ritenute
Indicare l’importo delle ritenute di acconto
subite, comprovate dalla certificazione rilasciata
dal sostituto d’imposta o da idonea documentazione.
 |
ATTENZIONE |
Per le
attività sportive dilettantistiche
codice 7, il totale delladdizionale
regionale trattenuta va riportato nel
rigo F2 colonna 5. |
|
 |
ATTENZIONE |
Per le
locazioni brevi, codice 10, non bisogna
indicare limporto delle ritenute
(punto 15 CU-locazioni brevi) perché
vanno inserite nello specifico rigo F8
della Sezione VII del quadro F. |
|
Rigo D5 Redditi derivanti da attività occasionale
(commerciale o di lavoro autonomo) o da obblighi
di fare, non fare e permettere
CASELLA Altri dati
Indicare il codice 5 per i redditi
prodotti in euro dai residenti a Campione dItalia
se si hanno i requisiti per fruire di tale agevolazione
e se in colonna 2 sono stati indicati i codici 1,2
e 3.
CASELLA Tipo di reddito
Indicare:
 |
ATTENZIONE |
Questi
redditi sono contraddistinti dal codice
V1 nel punto 1 della CU
Lavoro Autonomo, se riguardino provvigioni
corrisposte per prestazioni occasionali. |
|
 |
ATTENZIONE |
Questi
redditi sono contraddistinti dalla lettera
M, M2 o O
nel punto 1 della CU Lavoro autonomo. |
|
 |
ATTENZIONE |
Non devono
esser indicati i compensi percepiti dal
coniuge, dai figli, affidati o affiliati,
minori di età o permanentemente
inabili al lavoro e dagli ascendenti,
per prestazioni di lavoro autonomo non
esercitate abitualmente rese nei confronti
dell'artista o professionista. |
|
-
il codice 3 per i redditi derivanti
dall'assunzione di obblighi di fare o permettere
come la c.d. indennità di rinuncia percepita,
per la mancata assunzione del personale avviato
al lavoro ai sensi della L. 2 aprile 1968, n.
482).
 |
ATTENZIONE |
Questi
redditi sono contraddistinti dalla lettera
M1 o O1 nel punto
1 della CU Lavoro autonomo. |
|
-
il codice 4 per i redditi derivanti
dallattività di noleggio occasionale
di imbarcazioni e navi da diporto assoggettati
ad imposta sostitutiva del 20 per cento (Quadro
RM, Sez. XV, del modello REDDITI PF2022). Chi
presta lassistenza fiscale terrà
conto di tali redditi esclusivamente per il
calcolo dellacconto Irpef dovuto per lanno
2022 (art. 59-ter, comma 5, del D.L. n.1/2012).
-
Il codice 5 per i compensi derivanti
dallattività di lezioni private
e ripetizioni, non esercitata abitualmente,
svolta dai docenti titolari di cattedre nelle
scuole di ogni ordine e grado, per cui gli stessi
optano per la tassazione ordinaria.
Per i redditi diversi da indicare nel rigo D5 sono
previste delle detrazioni dallimposta lorda
che, se spettanti, verranno riconosciute da chi
presta lassistenza fiscale, seguendo le indicazioni
della tabella sottostante.
TABELLA
Detrazioni per i redditi diversi - D5 |
REDDITO
COMPLESSIVO
|
IMPORTO
DETRAZIONE
|
Non superiore
a 4.800 €
|
1.104 €
|
Compreso tra
4.801 e 55.000 €
|
1.104x(55.000-reddito
complessivo)/50.200
|
Oltre 55.000
€
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0
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Il reddito complessivo è al netto dell'abitazione
principale e relative pertinenze.
Nel reddito complessivo è compreso anche
il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare
secca sulle locazioni.
CASELLA Reddito
Indicare il reddito lordo percepito nell'anno.
CASELLA Spese
Indicare le spese specificamente inerenti alla
produzione dei redditi.
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ATTENZIONE |
Le spese
e gli oneri da indicare nella presente
casella non possono superare in ogni caso
i redditi.
Il contribuente è tenuto a compilare
e a conservare un apposito prospetto indicante
per ciascuno dei redditi per ognuna delle
operazioni eseguite lammontare lordo
dei corrispettivi, limporto delle
spese inerenti a ciascuna delle operazioni
stesse e il reddito conseguito. Questo
prospetto, se richiesto, dovrà
essere esibito o trasmesso allufficio
dellAgenzia delle Entrate competente. |
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CASELLA Ritenute
Nella colonna 4 indicare la ritenuta di acconto
relativa ai redditi dichiarati.
Sezione II - Redditi soggetti
a tassazione separata
Rigo D6 Redditi percepiti da
eredi e legatari
CASELLA Tipo di reddito
Nel rigo D6 devono essere indicati tutti
i redditi percepiti nel 2021 dagli eredi o dai legatari
a causa di morte dellavente diritto, ad esclusione
dei redditi fondiari, dimpresa e derivanti
dallesercizio di arti e professioni. Tra i
redditi di capitale percepiti dagli eredi e dai
legatari rientrano gli utili ed altri proventi equiparati,
indicati ai punti da 28 a 34 della certificazione
degli utili o desumibili da altra documentazione.
Se allerede o legatario sono state rilasciate
più certificazioni contenenti utili e/o proventi
con la medesima codifica, si deve compilare un solo
rigo, sommando i singoli importi. Se sono stati
percepiti utili e/o proventi per i quali è
necessario indicare diversi codici occorrerà
compilare distinti prospetti.
Non devono essere dichiarati, se erogati da soggetti
che hanno lobbligo di effettuare le ritenute
alla fonte:
-
i ratei di pensione e di stipendio;
-
i trattamenti di fine rapporto e le indennità
equipollenti;
-
gli emolumenti arretrati di lavoro dipendente
e assimilati;
-
le indennità percepite per la cessazione
dei rapporti di collaborazione coordinata e
continuativa, se il diritto allindennità
risulta da atto di data certa anteriore allinizio
del rapporto.
A tal fine specificare:
- il codice 1, in caso di utili di natura
qualificata corrisposti da imprese residenti in
Italia ovvero residenti o domiciliate in Stati o
Territori aventi un regime fiscale non privilegiato
formatisi con utili prodotti fino allesercizio
in corso al 31 dicembre 2007;
- il codice 2, in caso di utili e di altri
proventi equiparati di natura qualificata provenienti
da imprese o enti residenti o localizzati in Paesi
aventi un regime fiscale privilegiato (black list);
- il codice 3 in caso di utili di natura
non qualificata provenienti da imprese o enti residenti
o localizzati in Paesi o Territori aventi un regime
fiscale privilegiato i cui titoli non siano negoziati
in mercati regolamentati.
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ATTENZIONE |
In caso
di utili che andrebbero indicati con il
codice 3, ma per i quali è stato
rilasciato parere favorevole dallAgenzia
delle Entrate a seguito di interpello
proposto ai sensi dellart.3 dellart.47-bis
del Tuir, tali importi dovranno essere
indicati nella sezione V quadro RM del
Mod. REDDITI PF 2022. |
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- il codice 4, in caso di utili prodotti
fino allesercizio in corso al 31 dicembre
2007 che andrebbero indicati con il codice 2, per
i quali sia stato dimostrato il rispetto, fin dal
primo periodo di possesso della partecipazione,
della condizione di cui al comma 2, lett. b, dellart.
47 bis del TUIR e sia stato rilasciato parere favorevole
dallAgenzia delle Entrate a seguito di interpello
proposto ai sensi del comma 3 del medesimo articolo;
- il codice 5, per gli altri redditi di
capitale;
- il codice 6, per redditi di lavoro autonomo
non esercitato abitualmente o derivanti dallassunzione
di obblighi di fare, non fare o permettere;
- il codice 7, per redditi derivanti da
rapporti di collaborazione coordinata e continuativa,
con esclusione delle indennità di fine rapporto
che non devono essere indicate nella dichiarazione
dei redditi;
- il codice 8, per i redditi, già
maturati in capo al defunto e percepiti nel 2021
dagli eredi o dai legatari a causa di morte degli
aventi diritto, derivanti dallutilizzazione
economica di opere dellingegno e di invenzioni
industriali e simili da parte dellautore o
inventore;
- il codice 9, per i redditi derivanti dallattività
di levata di protesti esercitata dai segretari comunali;
- il codice 10, per gli altri redditi percepiti
nel 2021 ad esclusione dei redditi fondiari, dimpresa
e derivanti dallesercizio di arti e professioni
e dei redditi già elencati ai precedenti
codici;
- il codice 11, per gli utili corrisposti
da imprese residenti in Italia o in Stati aventi
un regime fiscale non privilegiato formatisi con
utili prodotti a partire dallesercizio successivo
a quello in corso al 31 dicembre 2007 e fino allesercizio
in corso al 31 dicembre 2016;
- il codice 12 in caso di utili, che andrebbero
indicati con il codice 2, per i quali sia stato
dimostrato il rispetto, fin dal primo periodo di
possesso della partecipazione, della condizione
di cui al comma 2, lett. b, dellart. 47- bis
del TUIR e sia stato rilasciato parere favorevole
dallAgenzia delle Entrate a seguito di interpello
ai sensi del comma 3 del medesimo articolo, prodotti
a partire dallesercizio successivo a quello
in corso al 31 dicembre 2007 e fino allesercizio
in corso al 31 dicembre 2016;
-il codice 13 in caso di utili corrisposti
da imprese residenti in Italia o in Stati aventi
un regime fiscale non privilegiato, formatisi con
utili prodotti a partire dallesercizio successivo
a quello in corso al 31 dicembre 2016 e fino allesercizio
in corso al 31 dicembre 2017;
-il codice 14 in caso di utili che andrebbero
indicati con il codice 2, per i quali sia stato
dimostrato il rispetto, fin dal primo periodo di
possesso della partecipazione, della condizione
di cui al comma 2, lett. b, dellart.47- bis
del TUIR e sia stato rilasciato parere favorevole
dallAgenzia delle entrate a seguito di interpello,
formatisi con utili prodotti a partire dallesercizio
successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016
e fino allesercizio in corso al 31 dicembre
2017;
-il codice 15 in caso di utili e di altri
proventi, che andrebbero indicati con il codice
2, per i quali il contribuente intenda far valere
la sussistenza sin dal primo periodo di possesso
della partecipazione, della condizione di cui al
comma 2, lett. b, dellart.47- bis del TUIR
qualora non abbia presentato listanza di interpello
prevista ai sensi del comma 3 del medesimo articolo
ovvero, avendola presentata, non abbia ricevuto
risposta favorevole, formatisi con utili prodotti
a partire dallesercizio successivo a quello
in corso al 31 dicembre 2016 e fino allesercizio
in corso al 31 dicembre 2017.
CASELLA Tassazione ordinaria
Barrare la presente casella nel caso in cui si
opti per la tassazione ordinaria. Tale opzione è
possibile solo per i redditi contraddistinti dal
codice 10.
CASELLA Anno
Indicare l’anno di apertura della successione.
CASELLA Reddito
Nella colonna 4 indicare:
per il tipo di reddito 1 o 4:
- il 40% della somma degli utili e gli altri
proventi equiparati percepiti dallerede o
dal legatario desumibili dalla CUPE ai punti
28, 31, 34 e 37;
per il tipo di reddito 2 o 3 o 12:
- il 100% della somma degli utili e gli altri
proventi equiparati percepiti dallerede o
dal legatario desumibili dalla CUPE nei punti
da 28 a 37.
per il tipo di reddito 5:
- le somme relative ad altri redditi di capitale;
per il tipo di reddito 6:
- limporto dei corrispettivi, ripartendo fra
gli eredi il totale dei corrispettivi del deceduto;
per il tipo di reddito 7, 8 o 9:
- limporto dei compensi o dei proventi, in
denaro o natura, anche sotto forma di partecipazione
agli utili, al lordo della riduzione forfetaria,
ripartendo fra gli eredi il totale dei compensi
o dei proventi del deceduto;
per il tipo di reddito 10:
- la quota di reddito percepito dallerede
o dal legatario determinata secondo le disposizioni
proprie della categoria di appartenenza con riferimento
al defunto;
per il tipo di reddito 11 o 12:
- il 49,72% della somma degli utili e gli
altri proventi equiparati percepiti nellanno
desumibili dalla CUPE ai punti 29, 32 e 35;
per il tipo di reddito 13 o 14 o
15:
- riportare il 58,14% della somma degli utili
e degli altri proventi equiparati corrisposti nellanno
desumibili dalla CUPE ai punti 30, 33 e 36.
CASELLA Reddito totale deceduto
Nella colonna 5 indicare l’importo totale
dei compensi spettanti al deceduto se a colonna
1 è stato indicato il codice 7.
CASELLA Quota imposta successioni
Nella colonna 6 indicare la quota della imposta
di successione proporzionale ai redditi di capitale
dichiarati.
CASELLA Ritenute
Nella colonna 7 indicare la ritenuta di acconto
relativa ai redditi dichiarati.
Rigo D7 Imposte ed oneri rimborsati
nel 2021 e altri redditi a tassazione separata
CASELLA Tipo di reddito
Indicare in questa casella il codice corrispondente
al tipo di reddito percepito, assoggettabile a tassazione
separata, di seguito specificato:
1. arretrati di lavoro dipendente nonché
le eventuali indennità sostitutive di reddito,
corrisposti da un soggetto non obbligato per legge
ad effettuare le ritenute dacconto;
2. indennità spettanti a titolo di
risarcimento, anche in forma assicurativa, di danni
consistenti nella perdita di redditi di lavoro dipendente
e assimilati e degli altri redditi indicati nel
quadro D, relativi a più anni;
3. somme conseguite a titolo di rimborso
di imposte o oneri, compresi il contributo al Servizio
sanitario nazionale, che, dedotti in anni precedenti
dal reddito complessivo quali oneri deducibili,
nellanno 2021 sono stati oggetto di sgravio,
rimborso o comunque restituzione (anche sotto forma
di credito dimposta) da parte degli uffici
finanziari o di terzi, compreso il sostituto dimposta
nellambito della procedura di assistenza fiscale;
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ATTENZIONE |
Con il
codice 3 vanno indicati anche
i canoni di locazione non assoggettati
a tassazione negli anni precedenti che
sono stati percepiti nel corso del 2021. |
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4. somme conseguite nel 2021 a titolo di
rimborso di oneri per i quali si è fruito
di una detrazione in anni precedenti;
5. somme conseguite a titolo di rimborso
di spese di recupero di patrimonio edilizio per
le quali si è fruito della detrazione;
6. plusvalenze realizzate mediante cessione
a titolo oneroso di terreni edificabili secondo
gli strumenti urbanistici vigenti al momento della
cessione.
7. plusvalenze e altre somme percepite a
titolo dindennità di esproprio. Lindicazione
nella dichiarazione di questo reddito interessa
i soli contribuenti che hanno percepito somme assoggettate
alla ritenuta alla fonte a titolo dimposta
e intendono optare per la tassazione di tali plusvalenze
nei modi ordinari (tassazione separata o per opzione
tassazione ordinaria), scomputando conseguentemente
la predetta ritenuta che in tal caso si considera
a titolo di acconto;
8. redditi compresi nelle somme o nel valore
normale dei beni attribuiti alla scadenza dei contratti
e dei titoli di cui alle lett. a), b), f) e g),
comma 1 dellart.44 del Tuir, quando non sono
soggetti a ritenuta alla fonte a titolo dimposta
o ad imposta sostitutiva, se il periodo di durata
del contratto o del titolo è superiore a
cinque anni.
Calcolo delle plusvalenze
Ai fini del calcolo delle plusvalenze dei terreni
suscettibili di utilizzazione edificatoria e delle
indennità di esproprio e simili, il costo
di acquisto deve essere prima aumentato di tutti
gli altri costi inerenti e poi rivalutato sulla
base della variazione dellindice dei prezzi
al consumo per le famiglie di operai ed impiegati.
Al costo così determinato e rivalutato va
poi sommata leventuale Invim pagata. Se si
tratta di terreni acquistati per effetto di successione
o donazione si assume come prezzo di acquisto il
valore dichiarato nelle relative denunce ed atti
registrati, e in seguito definito e liquidato, aumentato
di ogni altro costo inerente, dellInvim e
dellimposta di successione pagate.
E possibile assumere, ai fini della determinazione
della plusvalenza in luogo del costo dacquisto
o del valore dei terreni edificabili, il valore
ad essi attribuito mediante una perizia giurata
di stima, previo pagamento di unimposta sostitutiva
del 4%.
Lamministrazione finanziaria può prendere
visione degli atti di stima giurata e dei dati identificativi
dellestensore richiedendoli al contribuente
il quale, pertanto, è tenuto a conservarli.
I costi sostenuti per la relazione giurata di stima,
qualora siano stati effettivamente sostenuti e rimasti
a carico del contribuente, possono essere portati
in aumento del valore iniziale da assumere ai fini
del calcolo della plusvalenza in quanto costituiscono
costo inerente del bene.
Indennità di esproprio
Per la nozione di occupazione acquisitiva deve
farsi riferimento allespropriazione di fatto
che si verifica quando la pubblica autorità,
occupando illegittimamente un suolo privato e destinandolo
irreversibilmente a realizzazioni di interesse pubblico,
crea i presupposti per la emanazione di un provvedimento
giudiziario che riconosce al privato una somma a
titolo di risarcimento per la privazione del suolo
stesso.
In forza delle citate disposizioni, le indennità
e le altre somme devono essere dichiarate a condizione
che siano state corrisposte relativamente ad aree
destinate alla realizzazione di opere pubbliche
o di infrastrutture urbane allinterno di zone
omogenee di tipo A, B, C e D di cui al D.M. 2 aprile
1968, definite dagli strumenti urbanistici, e di
interventi di edilizia residenziale pubblica ed
economica e popolare di cui alla L. 18 aprile 1962,
n.167, e successive modificazioni.
Non vanno assoggettate a ritenuta e, pertanto, non
vanno dichiarate le indennità percepite in
relazione allesproprio di aree diverse da
quelle indicate (quali quelle di tipo E ed F) indipendentemente
dalluso cui sono destinate.
Non danno luogo a plusvalenza le somme corrisposte
a titolo di indennità di servitù in
quanto nei casi di specie il contribuente conserva
la proprietà del cespite. Conseguentemente,
in questi casi non si applica la ritenuta di cui
allart.11, comma 7, della citata L. n.413
del 1991. Non devono, inoltre, essere assoggettate
a tassazione quali indennità di esproprio
le somme relative ad indennità di esproprio
di fabbricati ed annesse pertinenze, né le
indennità aggiuntive spettanti ai sensi dellart.17,
comma 2, della L. n.865 del 1971, ai coloni, mezzadri,
fittavoli ed altri coltivatori diretti del terreno
espropriato.
Per ulteriori informazioni sulle indennità
in questione si rinvia ai chiarimenti forniti dallAmministrazione
finanziaria con la circolare n.194/E del 24 luglio
1998.
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ATTENZIONE |
I dati
relativi alla rivalutazione del valore
dei terreni operata nel 2021, devono essere
indicati nel quadro RM. |
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CASELLA Tassazione ordinaria
Barrare la casella in caso di opzione per la tassazione
ordinaria.
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ATTENZIONE |
Lopzione
non è consentita con il tipo di
reddito 1. |
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CASELLA Anno
Se nella casella “Tipo di reddito”
è stato indicato il codice 1, 2, 6, 7 o 8
indicare l’anno in cui è sorto il diritto
alla percezione.
Se nella casella “Tipo di reddito”
è stato indicato il codice 3 o 4, indicare
l’anno d'imposta con riferimento al quale
si è fruito della deduzione o della detrazione.
Se nella casella “Tipo di reddito”
è stato indicato il codice 5, indicare l’anno
in cui sono state sostenute le spese di recupero
del patrimonio edilizio.
CASELLA Reddito
Se nella casella Tipo di reddito è
stato indicato il codice 3 o 4, indicare
le somme nella misura in cui sono state percepite
o hanno formato oggetto di sgravio e fino a concorrenza
dellimporto a suo tempo dedotto o sul quale
è stata calcolata la detrazione dimposta.
Se nella casella Tipo di reddito è
stato indicato il codice 4, e lonere
rimborsato è relativo a spese sanitarie per
le quali nella precedente dichiarazione si è
optato per la rateizzazione in quattro rate indicare
limporto rimborsato diviso per quattro relativo
a spese sanitarie per le quali nella precedente
dichiarazione si è optato per la rateizzazione
in quattro rate. Per le restanti tre rate il contribuente
dovrà indicare nel rigo E6, a partire dalla
presente dichiarazione, il totale della spesa rateizzata
ridotto dellimporto rimborsato.
Se nella casella Tipo di reddito è
stato indicato il codice 5, indicare la parte
della somma rimborsata per la quale negli anni precedenti
si è beneficiato della detrazione.
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ESEMPIO |
Se la
spesa è stata sostenuta nel 2016
per euro 20.000 di cui euro 5.000 sono
state oggetto di rimborso nel 2021 e se
si è optato per la rateizzazione
in dieci rate, la quota da indicare in
questo rigo è data dal risultato
della seguente operazione:
5.000 x 5 (numero di rate nel 2016, 2017,
2018, 2019 e 2020) /10 = 2.500.
Per le restanti cinque rate il contribuente
indicherà nel quadro E sez. III
la spesa inizialmente sostenuta ridotta
degli oneri rimborsati: 20.000
5.000 = 15.000 euro. |
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Se nella casella Tipo di reddito è
stato indicato il codice 6 o 7 indicare
lammontare dellindennità o delle
plusvalenze (vedi paragrafo calcolo delle plusvalenze).
CASELLA Ritenute
Indicare limporto delle eventuali ritenute
dacconto relative ai redditi dichiarati, desumibili
dalle certificazioni rilasciate dal soggetto che
li ha corrisposti.
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